Non sono poche le persone che in questi giorni contestano
il valore del digiuno, atto che era stato richiesto da Papa
Francesco in aggiunta alle preghiere per scongiurare la guerra in Siria.
Non c'è dubbio che nell'ottica materialista della vita moderna, dove
il valore più
pubblicizzato è quello dell'egoismo, né il digiuno né qualunque
altro tipo di sacrificio o di
rinuncia personale abbia alcun senso.
Ma le cose forse non stanno proprio così, come il fatto che Dio non
si veda non è
la prova che egli non esista.
La scienza infatti non ci ha ancora spiegato come sia possibile che
dal disordine cosmico,
dal caos del Big-Bang e dal cosiddetto "brodo primordiale" si possa
formare la vita senza
l'intervento di un "direttore d'orchestra" dotato di intelligenza e
consapevolezza.
In quest'ottica tutto cambia ed il digiuno assume un valore
completamente diverso, perché
il direttore d'orchestra, viste le richieste (preghiere) ed i
sacrifici (rinunce) dei suoi orchestrali,
potrebbe anche decidere di cambiare il corso della storia.
Questo non significa necessariamente che cesseranno le guerre e che
spariranno i dittatori,
ma semplicemente che la storia prenderebbe una piega migliore di
quella che prenderebbe
senza il suo intervento.
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