sabato 12 maggio 2012

Lo sport inutile dei terroristi

I "vandali", nel gergo comune, sono coloro che saccheggiano la proprietà altrui o la proprietà pubblica solo per il puro gusto di distruggere. Il vandalo è peggiore dell'egoista, che pensa solo al suo interesse personale, perchè lavora per la distruzione dei beni di utilità comune, praticamente senza nessun motivo.
Il vandalo è sostanzialmente una persona ignorante che non rispetta l'ambiente nel quale è collocato e che nella sua ignoranza non si accorge di danneggiare anche sè stesso, perchè tipicamente i beni che danneggia sono in parte anche suoi.

Una categoria ancora peggiore dei vandali, anche se ne condivide molti aspetti, è quella dei "terroristi", come ad esempio gli anarchici che hanno ferito un dirigente di Ansaldo a Genova lo scorso 7 Maggio.

I terroristi, sia che arrivino da destra che da sinistra, come i vandali non si espongono in prima persona, non ci mettono la faccia, ma ci mettono solamente la violenza.
Tipicamente si crede che i terroristi siano mossi da ideali, ma invece si tratta di presone prive di progetti per il futuro.
Nei loro volantini di rivendicazione, di solito si trovano accuse incomprensibili oppure frasi deliranti, dalle quali non si ricava nulla che possa essere un progetto per uno stato sociale diverso da quello in cui viviamo, oppure diverso da quanto già sperimentato in modo fallimentare.
La realtà quindi è più banale di mille analisi psicologiche : il terrorista rappresenta un disperato senza alcun progetto per il domani,uomini che hanno solo voglia di distruggere quello che c'è oggi perchè non coincide con il loro modo di vedere le cose.
In uno stato dove i cittadini sono liberi di esprimere le proprie opinione, i terroristi esprimono il peggio della società : alla pari di certe lobby economiche o politiche, pur di perseguire i propri interessi, lavorano nell'anonimato per distruggere gli altri, con l'aggravante della violenza.
Pongo infine un'ultima considerazione : l'assurdità dell'attentato terroristico compiuto in uno stato democratico e libero.
In un regime dittatoriale l'attentato serve per rimarcare al despota la richiesta di libertà, ma in uno stato dove tutti i diritti e tutte le libertà sono garantite, cosa rimarca l'attentato ?
In una democrazia vi sono altri modi per manifestare le proprie idee o per cambiare le cose sbagliate.
Il terrorista invece è un incapace, perchè non ha il coraggio nè la competenza per cercare di convincere i suoi concittadini che c'è un qualcosa di sbagliato contro il quale è necessario lottare.
Il terrorista si limita a sparare oppure a gettare una bomba, presupponendo che poi i governanti cambieranno le cose come lui vuole, senza però metterci nulla di suo.
Come ha detto Michael Moore, "La democrazia non è uno sport da spettatori. Se tutti stanno a guardare e nessuno partecipa, non funziona più".Gli stati cambiano se i cittadini si impegnano per il cambiamento, non buttando una bomba o gambizzando un dirigente, che anzi reagiscono al contrario, consolidando le proprie posizioni.
Non vedo ad esempio cosa hanno fatto cambiare i terroristi italiani degli anni '70-'80, anzi, semmai hanno consolidato il sentimento diffuso di antiterrorismo e la certezza di trovarsi di fronte a dei pazzi.
Il terrorista rappresenta soltanto una cosa:  la dimostrazione del detto di Isaac Asimov "La violenza è l'ultimo rifugio degli uomini incapaci".

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