mercoledì 26 novembre 2014

Le religioni al servizio dell'egoismo

Se c'è una cosa che mi infastidisce, è come gli uomini modificano il concetto di Dio a proprio uso e consumo.
In primo luogo Dio, per definizione, è quell'essere superiore, eterno ed immortale, creatore ed ordinatore dell'Universo.
Già con questa definizione possiamo vedere come certe religioni non vadano d'accordo, visto che reputano il loro popolo l'unico degno dell'attenzione di Dio, come se gli altri popoli non lo meritassero – senza per altro darne alcun motivo logico – e soprattutto senza spiegare chi avrebbe creato gli altri popoli, visto che “il loro Dio” si sarebbe concentrato, appunto, solo su di loro.
Questo fatto, logico e lampante, questa lacuna, non viene mai rinfacciata né alla religione islamica né alla religione ebraica. Entrambe infatti sembrano vedere le altre religioni o peggio ancora, gli uomini e le donne che non sono della loro fede, come degli alieni da eliminare.
Ne più ne meno come aveva fatto Hitler nei campi si sterminio.
Se vogliamo parlare di Dio, infatti, dobbiamo anche accettare l'idea che si tratta di colui che ha creato tutto e tutti, nessuno escluso. E questo significa che tutti gli uomini, in quanto creati da Dio, hanno diritto ad esistere, proprio perché è lui che ha deciso di metterli sulla terra.
E che sono tutti uguali ed hanno le stesse prerogative, gli stessi diritti.
Diversamente sarebbe come dire che una squadra di calcio abbia l'allenatore solo per un attaccante, senza spiegare chi allena il resto della squadra !
Ma è anche peggio. Proseguendo con l'esempio, queste religioni , nel delirio di onnipotenza, si credono di poter vincere tutte le partite da soli, escludendo tutti gli altri 10 giocatori.
Anzi, degli altri giocatori ne auspicano l'eliminazione, come se non fossero allenati.
Questo modo di pensare è ovviamente con i paraocchi.
La scienza ci ha spiegato in tutte le salse che l'universo ha avuto origine in un modo univoco, chiaro, lampante : una grande esplosione dalla quale è emersa tutta l'energia e la materia che pervade l'universo stesso. Le sonde, i satelliti, i telescopi che in modo diverso hanno comprovato tale teoria dal punto di vista generale, sono talmente tanti che qualunque religione che non accetta questi risultati, negando l'evidenza, si pone nel ridicolo.
I fatti emersi con la ricerca scientifica, per certi versi, ci dicono che se esiste Dio, è uno soltanto.
Ma senza ricorrere alla scienza, torna il concetto del buon senso.
Perché, o si predica che Dio è unico, allora significa che è il creatore di tutti gli uomini – e tutti gli uomini sono uguali – o Dio non è unico e ci si trova in un politeismo con tanti Dei come prevedeva la mitologia greca.
Ma un mondo con tanti dei è un mondo condannato prima all'anarchia e poi al collasso, perché al primo dissidio tra gli Dei, si sentirebbe subito la mancanza di un arbitro che trovi il bandolo della matassa e sani le divergenze.
Gli dei, cioè, affinché la loro esistenza non sia messa a repentaglio dalle differenze tra di loro stessi, avrebbero bisogno di un essere superiore che conosca la verità e che li governi.
In pratica il mondo politeista senza Dio non può funzionare.
Invece che fanno i popoli ? Dicono che Dio è tutto per loro, che è esclusivo, e che di lui ne hanno rispetto, fino a stamparne il suo nome perfino nelle banconote.
Poi invece di accettare che Dio è Dio per tutti e di tutti, e quindi che tutti gli uomini sono uguali ed hanno pari diritti, decidono chi far vivere e chi far morire, decidono chi deve arricchirsi e chi deve restare povero, decidono chi è nel giusto e chi è nell'errore, senza darne alcuna motivazione.


Ma forse non è questione di paraocchi. E' solo questione di egoismo. Dio serve per giustificare i propri comodi, i propri egoismi. Per loro non c'è nessun Dio.
Anzi di dei ne hanno e sono i soliti tre : Denaro, Sesso , Potere.


Nessun commento: