martedì 18 gennaio 2011

Scherzi da prete e stranezze da Big Bang

(Riflessioni per matematici impertinenti)

Cosa ci dice la scienza oggi relativamente all’universo, alla sua nascita, formazione ed evoluzione ? Ci offre una ricostruzione molto accurata, che passa sotto il nome di teoria del Big Bang, secondo la quale l’universo ha avuto origine da una grandissima esplosione, avvenuta circa 13 miliardi di anni fa, dalla quale è nata la materia, l’energia, lo spazio ed anche il tempo.
Insomma secondo questa teoria, quel giorno tutto ebbe inizio.
L’ipotesi che la nascita dell’universo fu determinata da evento iniziale fu proposta per la prima volta nel 1927 dal fisico ed astronomo Georges Lemaitre, sacerdote belga di formazione gesuita, che mise assieme la Relatività di Einstein e l’espansione dell’universo osservata dall’americano Edwin Hubble, chiamandola ipotesi dell’atomo iniziale.
L’ipotesi ovviamente era tutta da verificare, tanto che nel frattempo dalla comunità scientifica arrivarono ipotesi contrapposte, come quella avanzata dall’astronomo inglese Fred Hoyle, che proponeva un modello statico dell’universo.
Ironia della sorte fu proprio Hoyle nel 1949, durante una trasmissione radiofonica della BBC, a coniare il termine Big Bang, tra l'altro con intento dispregiativo.
Pur tuttavia, quando tale teoria venne proposta, fu rifiutata da moltissimi scienziati perché ricordava troppo da vicino la creazione divina.
In proposito, ad esempio, affermava l’astronomo inglese Sir Arthur Eddington, : "Filosoficamente, la nozione di un inizio del presente ordine della Natura mi ripugna e vorrei trovarvi una genuina scappatoia ".
Oggi la teoria del Big Bang ha trovato molte conferme, ma ha bisogno di tante altre informazioni per essere completata, tanto che ci sono numerosi scienziati che ne richiedono una profonda revisione.
Certo, oggi, pensare che la più grande di tutte le teorie scientifiche, quella spiega la formazione e l’evoluzione dell’universo, sia stata ideata da un prete, fa uno strano effetto !!!

Einstein ed Eddington
Poco male, nel frattempo vorri riportare i miei quattro lettori nei binari della scienza ribadendo un concetto importante, cioè che la teoria einsteiniana della Relatività non è un concetto fumoso tutto da verificare.
In primo luogo alla sua verifica ci ha pensato proprio Eddington osservando un’eclisse del 1919, ma poi, badate bene, le formule della relatività sono quelle che permettono il funzionamento dei navigatori satellitari posti dentro le nostre automobili !!!
Nulla quindi di più collaudato.
Ebbene uno dei concetti fondamentali della relatività è che nell'universo il tempo e lo spazio sono un tutt’uno, fusi nello spaziotempo.
Tutto ciò comporta una stranezza difficile da digerire.
Come detto all’inizio, con il Big Bang tutto ha avuto inizio, e quindi prima di quel momento fatidico, non c’era nulla, nemmeno lo spazio vuoto e buio. Niente di niente, niente spazio e niente tempo.
Ma se spazio e tempo viaggiano a braccetto, non ha nemmeno senso chiedere “cosa c’era prima” perché non esistendo il tempo non ci può essere nessun prima.
Questo piccolissimo particolare porta ad una conseguenza, che alcuni troveranno banale, ma che trovo corretto ribadire, come espose nel V secolo Sant’Agostino nelle sue Confessioni.
Se il creatore del mondo esiste, Dio o qualunque nome vogliate dare al grande regista che lo ha architettato, è un essere che vive al di fuori del nostro tempo.
Non può aver creato il mondo durante il tempo, ma deve averlo creato con il tempo.
Energia, materia, spazio, tempo : tutto è stato creato assieme.

E come era stato per l’atomo primordiale di Lemaitre, ancora una volta un ragionamento sulla nascita dell’universo, va a combaciare con i dogmi di alcune religioni, in particolare di quelle che nella loro fede comprendo l’atto della creazione.
Sono certamente in prima linea l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam – che hanno in comune parti della Bibbia – e che vedono in Dio l’essere eterno creatore del mondo.

Una cosa comunque è certa : Agostino facendosi guidare dalla logica e dalla ragionevolezza aveva capito che il tempo è tutt’uno con lo spazio dell’universo, 15 secoli prima che Albert Einstein lo dimostrasse matematicamente !!


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