Il volume esprime una dura critica all'interpretazione della crisi economica del 2008-2013, considerata da Gallino il risultato delle distorsioni del sistema finanziario e monetario mondiale, di cui il sociologo accusa le banche centrali (Bce, Fed americana, Banca d'Inghilterra) e il Fondo monetario internazionale ma anche una folla di altri enti, a cominciare dalle banche "universali" sia private che pubbliche.
Tutte invariabilmente impegnate per decenni a trarre maggiori entrate dalla speculazione per conto proprio che non dai risparmi che gestiscono.
Secondo Gallino, i governi europei avrebbero camuffato le cause della crisi, attribuendola all'eccessivo debito pubblico degli Stati anziché al sistema bancario e alla sregolatezza della finanza, e avrebbero poi risposto alla crisi delegando alla finanza alcuni poteri fondamentali e imboccando la strada del cosiddetto "autoritarismo emergenziale".
È invece indispensabile riportare la finanza al servizio dell'economia reale, anzitutto creando occupazione: senza lavoro non c'è crescita. Non vale, invece, il contrario.
Il sociologo torinese Luciano Gallino |
Ne hanno parlato
www.huffingtonpost.it - Luciano Gallino e il colpo di stato di banche e governi
it.wikipedia.org - Il colpo di stato di banche e governi. L'attacco alla democrazia in Europa
www.ticinolive.ch - La manipolazione totale e l’alternativa della partecipazione
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