lunedì 2 giugno 2014

La Germania ha il piano B per uscire dall'EURO

Intervenendo alla rassegna di idee "Pordenone pensa" il 29 Maggio scorso, Paolo Savona, economista di fama internazionale che ha svolto numerosi incarichi pubblici in Italia e all'estero tra cui, Ministro dell'industria durante il governo Ciampi, ha detto :

«Occorre avere un Piano A per stare nell’euro e un Piano B per uscirne. Occorre essere preparati e, per farlo, occorre stabilire nuove alleanze internazionali per fronteggiare l’attacco speculativo contro il debito pubblico e le imprese private.
La Germania lo sta già facendo, stringendo accordi industriali importanti con Russia e Cina. Da parte dell’Italia occorrerebbe un’azione di politica estera di tutela dagli attacchi speculativi che ci sarebbero contro una eventuale nuova lira italiana, seguendo proprio la strada della Germania. [...]
Stare nell’euro non è meno difficile di quanto sia uscirne. Se il costo per rimanervi è la perdita di quote importanti del nostro apparato produttivo e disoccupazione crescente, è chiaro che un piano B può diventare indispensabile».

Cogliendo l'occasione delle recenti elezioni europee ha poi continuato :

 «Certamente è maturata la coscienza che istituzioni come la Banca Centrale europea, lo stesso Parlamento europeo, la commissione europea di Bruxelles vadano riformate, diventino più democratiche e siano in grado di perseguire politiche diverse che non siano solo quelle della stabilità e dell’austerità ma anche dello sviluppo»

Infine, l’ex ministro ha inoltre rilanciato la sua proposta che il nuovo Parlamento europeo si adoperi per creare una vera identità per i cittadini Europei, attraverso l’istituzione di una Scuola comune in ogni ordine e grado «perché per fare l’Europa dobbiamo fare per prima cosa gli europei – ha concluso Savona – con insegnanti assunti sulla base del merito e gli studenti pronti a circolare liberamente».



Fonte dell'articolo
www.pordenonepensa.it 

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