Recensioni :
LIBERI DAL SISTEMA
“La guida per cambiare il mondo
partendo da sè”.
un libro di Enrico Caldari
Editore : Q Institute
Prezzo di copertina : € 15,40
Prezzo di copertina : € 15,40
Si presenta con lo scopo di migliorare
il mondo in cui viviamo, inteso come società e ambiente, nonché
della nostra vita, della nostra salute e delle nostre passioni, partendo da sè stessi.
I capitoli sono ben organizzati : nella prima parte si trova una sorta di denuncia contro l'attuale sistema, contro la globalizzazione, con molti resoconti storici e citazioni,
mentre nella seconda parte si
trovano proposte e soluzioni al problema esposto.
Non è un libro relativo all'Italia o alle politiche italiane, ma è un libro che guarda la situazione planetaria di economia, energia, e ambiente. Pochi testi sono così a 360 gradi.Il libro è molto scorrevole, in certi punti anche avvincente, a dimostrazione che l'autore sa scrivere molto bene e con un linguaggio comprensibile a tutti.
Il libro per molte parti mi è
piaciuto moltissimo, ma per altre no.
Gli aspetti di denuncia, stile "Report", sono molto coinvolgenti, mentre un lato negativo sono certamente i continui rimandi, per approfondire la risoluzione dei problemi, ai corsi che organizza il “Q
Institute”, una fondazione dello stesso autore, con sede a San
Marino.In poche parole è un libro con all'interno della pubblicità, come oggi avviene con i quotidiani, soltanto che qui è mescolata con gli articoli, cosa che non ho mai visto in nessun libro o giornale.
Prima di esprimere un giudizio, vediamo comunque cosa si trova nei vari capitoli.
Nota : non è la prima volta che faccio la recensione di un libro, ma questa volta si tratta di qualcosa di diverso. E' una sorta di analisi tecnica. Non è questione di usare i piedi di piombo prima di esprimere un giudizio. Dipende dal fatto che il modo di funzionamento dell'attuale società è un argomento che ci coinvolge tutti ma anche complesso e multidisciplinare, quindi spero vogliate perdonarmi se mi sono dilungato.
Capitolo 1 – Cos'è
il denaro.
Questo primo capitolo sintetizza molto
bene la situazione di crisi globale in cui ci troviamo a causa del
mondo bancario, con esempi molto semplici. Bello l'esempio con i lingotti d'oro
come paragone per spiegare la riserva frazionaria, nonché le
spiegazioni sull'aumento di capitale della Banca d'Italia.
Un riepilogo di argomenti oggi trattati
da tanti libri molto più corposi ed impegnativi, trattato con un linguaggio molto elementare, ma serio.
- Coinvolgimento del lettore : Voto 10
- Competenza e completezza : Voto 10
Capitolo 2 – Cambiare
denaro per cambiare il mondo.
Questo secondo capitolo è un
proseguimento del primo.
Bello l'esempio di un'isola divenuta paradiso
fiscale inglese o delle attività speculative sul mercato, così come ho trovato molto bello che sia stato riportato un intervento di Robert Kennedy del 1968, ma
attualissimo.
Bello anche il
motto “PROPOSTE NON PROTESTE”, ma alla fine del capitolo si resta
delusi, dato che manca appunto la proposta per risolvere il problema
del denaro e delle banche.
Mi trovo d'accordo quando l'autore
dice, ad esempio, che il denaro è uno strumento e non un fine,
oppure che siamo ospiti sulla terra e dovremmo lasciarla come
l'abbiamo trovata, ma qui non troverete proposte risolutive di tipo "politico", per le quali è necessario volgere lo sguardo ad altri libri (che riporterò più avanti).
Se c'è una cosa che comunque non è chiara, è se l'autore è favorevole alla crescita economica (intesa come PIL) oppure alla decrescita, perchè solo quest'ultima è compatibile con il rispetto dell'ambiente e delle risorse (finite) che abbiamo nel pianeta. Dato il tipo di libro, si tende a dare per scontato che sia favorevole alla "decrescita felice" ma in realtà non c'è nulla in proposito.
Se c'è una cosa che comunque non è chiara, è se l'autore è favorevole alla crescita economica (intesa come PIL) oppure alla decrescita, perchè solo quest'ultima è compatibile con il rispetto dell'ambiente e delle risorse (finite) che abbiamo nel pianeta. Dato il tipo di libro, si tende a dare per scontato che sia favorevole alla "decrescita felice" ma in realtà non c'è nulla in proposito.
Comunque anche questo capitolo vale la pena di
essere letto da tutti, perchè fa un servizio di informazione.
- Coinvolgimento del lettore : Voto 10
- Competenza e completezza : Voto 9
Nota : per chi, dopo la lettura dei
primi due capitoli, voglia approfondire le possibili soluzioni al domino delle banche e della finanza speculativa, sia a livello nazionale che globale, mi sento di
consigliare questi libri :
- Andrea Baranes - Finanza Per Indignati
- Luigi Zingales - Manifesto Capitalista
- Pierangelo Dacrema - La morte del denaro
- Istituto Bruno Leoni - Sudditi
Oppure, se volete capire di più la situazione dell'economia in un mondo finito, c'è il sito in lingua inglese della famosa Gail Tverberg, una simpatica vecchietta, esperta di economia e di risorse energetiche, che con i suoi post sta cambiando il mondo :
Capitolo 3 – Come
rendersi liberi.
In questo breve capitolo vengono presentati
gli ambiti che nei quali il libro si prefigge di lavorare per cercare la propria indipendenza : Sapere, Salute, Alimentazione,
Energia, Denaro.
Dopo di che si rimanda al Q Test, che
misura il proprio grado di indipendenza, per il quale è necessario un computer connesso ad internet, perchè il QTest nel libro non si trova.
Certo è che in questo capitolo il
libro presenta due macroscopiche contraddizioni quando si parla di
rendersi indipendenti dal punto di vista culturale :
a) da una parte si
spinge a buttare via la TV, mentre in altre pagine si
suggerisce di guardare documentari o film;
b) da una parte si
dissuade a passare del tempo nel navigare in internet, da altre si
invita a consultarla; inoltre è evidente che il libro ed
internet sono un tuttuno, vista la presenza solo in rete
del Qtest, e di altri siti relativi al Q Institute.
Il capitolo si conclude con un invito a
frequentare i corsi promossi dall'istituto dell'autore.
Osservazione
Personalmente trovo la TV uno strumento
molto utile, non solo perchè mio figlio più piccolo può guardare
“Peppa Pig” dando alla mamma la possibilità di “tirare il
fiato”, ma perchè con la dovuta calma si possono trovare trasmissioni interessanti, notizie, documentari o film molto belli.
Come ad esempio “Inside Job” oppure “Wall Street” con Michael
Douglas , ottime denunce proprio contro il mondo della speculazione finanziaria.
Meglio ancora se parliamo di internet,
dove si possono ricercare le notizie o le discussioni più ai propri interessi o alle proprie passioni, che non significa perdere tempo nelle chat o
nei social network.
Se posso fare un paragone, con una
automobile si può fare un giretto in collina, si può andare a fare
una rapina in banca, ma anche fare la spesa o recarsi in biblioteca o
in un museo.
Di certo non abolirei i mezzi di
trasporto perché qualcuno li usa per scopi delittuosi.
Semmai per questioni ambientali, ma è un'altra storia.A proposito del Q-Test
Vi dico subito che l'ho provato su me stesso, ma data la mia situazione familiare è risultato inapplicabile, visto che
pone domande personali, mentre io vivo con moglie e 5 figli di
età molto diverse tra loro (da 22 a 3 anni), ognuno con le sue
passioni, abitudini e mezzi di trasporto..
Per certi versi funziona bene solo con i single.
Capitolo 4 – Auto
Star Bene.
In questo capitolo si parla di salute personale,
di medicina alternativa e di lobby dei farmaci.
Nella prima parte, circa 40 pagine, c'è
una sorta di report giornalistico sul cartello delle industrie
farmaceutiche. Molte sono cose che vagamente si sanno già o si sospettavano, ma
vengono approfondite e spiegate con esempi chiari, mentre altre sono
descritte incrociando dati e notizie ufficiali. I dati riportati sono
sconcertanti e preoccupanti, ma certamente non disarmanti, anzi
servono al lettore per rendersi consapevole di cosa hanno la possibilità di fare certe industrie pur di aumentare i
dividendi per gli azionisti.
Una lettura che consiglio vivamente a
tutti, perchè per essere liberi prima di tutto è necessario essere
informati.
Qui Caldari esterna problemi già lamentati da altri, ma finora rimasti in sordina. Ad esempio, anche nel libro di
Michele Boldrin “Abolire la proprietà Intellettuale” si trova un
ampio capitolo di denuncia contro i sistema dei brevetti nel farmaceutico.
- Coinvolgimento del lettore : Voto 10
- Competenza e completezza : Voto 9
Restiamo sul capitolo 4, ma sulla
seconda parte
Queste 10 pagine sono praticamente uno
spot pubblicitario del metodo salutista-curativo proposto con i corsi del Q
institute. Non ho le competenze per giudicare il metodo, né il tempo
per esaminarlo o di provarlo. Alcune considerazioni le trovo
condivisibili, come il motto “Cambiare il mondo partendo da sè” (che è anche un gesto di umiltà), oppure
quando si invita a cercare le cause delle malattie prima che le cure.
Aggiungo solo che, data la mia scarsa
simpatia per vaccini e farmaci industriali, non posso che sperare che
tale metodo funzioni, come per altri metodi naturali che esistono al
mondo.
Resta comunque il problema dell'ossessiva ripetizione di marchi, sigle o acronimi dei corsi o del metodo (30 volte !), che fanno diventare un'autentica sofferenza la lettura di queste ultime pagine.
Anche qui, non ci sono soluzioni o
approfondimenti sui metodi curativi, per i quali si rimanda ai soliti
già citati corsi a pagamento.
- Voto : inclassificabile
Nota : a pagina 147, nel
paragrafo “Le basi del metodo”, si trova la seguente frase : “In sostanza
Einstein aveva scoperto che era possibile cambiare lo stato della
materia agendo sulla configurazione energetica”.
In realtà la configurazione energetica degli
atomi non ha nulla a che vedere con la formula E=mc2 e con
l'equivalenza massa-energia, che è relativa a fenomeni come la
fusione o la fissione nucleare.
E' stata erroneamente mescolata la fisica classica con
la fisica quantistica, o forse sarebbe meglio dire che si è
mescolata la relatività ristretta con la fisica del quotidiano.
Per un fisico o un chimico è un errore "madornale", ma vista la complessità della materia, direi che si può perdonare.
Contraddizione
Sull' acronimo di 3 lettere che indica
il metodo di cura, è presente la “R” di un marchio
registrato.
E' una cosa molto strana ed
inaspettata : un libro che auspica di essere liberi dal sistema,
al contrario utilizza un marchio derivante dalla legge sui brevetti, una delle
leggi dalla quale dovremmo liberarci, visto che è il modo principe
con il quale le multinazionali fanno lobby ed impongono royalty (vedi
industrie farmaceutiche dei semi, ma anche cinematografiche).
Da questo libro “di denuncia”, mi
sarei aspettato il pieno appoggio alla proposta dell'economista
veneto Michele Boldrin, di abolire la proprietà intellettuale, e non l'uso di marchi registrati.
E' una questione di coerenza.
Nota : il libro
“Against Intellectual Monopoly” - Michele Boldrin, David K.
Levine - Cambridge University Press - in lingua inglese - è
liberamente scaricabile da internet.
La versione ebook,
in italiano, costa circa 10€.
Se siete uomini
che vogliono essere liberi, dovete assolutamente leggerlo.
CAPITOLO 5 –
Indipendenza Alimentare
Questo è un capitolo molto piacevole
da leggere, dedicato soprattutto all'agricoltura.
La prima parte denuncia l'eccessivo
sfruttamento della terra, la rivoluzione verde ed il monopolio dei
semi.
Dalla sua lettura si resta sconcertati ed indignati, come quando si guarda la trasmissione televisiva “Report” di
Rai 3 (è per questo che evito di guardarla, spero che Milena
Gabanelli mi perdoni).
Per le soluzioni, anche qui non esiste
un vademecum o una lista di cose da fare, ma una varietà di idee e
di proposte da applicare a seconda dei casi. Tutte molto interessanti
e condivisibili, anche se talvolta non idonee a chi vive in città o in condominio.
Per eventuali approfondimenti l'autore rimanda
ai corsi del solito istituto.
- Coinvolgimento del lettore : Voto 9
- Competenza e completezza : Voto 9
NOTA :
Un corso è anche un'occasione di
socializzazione.
Per contro, ha un costo, sono
necessarie ore e spese di trasferta ed alle volte anche la richiesta
di “ferie” al proprio datore di lavoro.
Per chi non ha queste possibilità,
posso consigliare i seguenti libri e siti internet :
- Rob Hopkins - Manuale pratico della transizione
- Rob Hopkins Tamzin Pikerton - Cibo Locale
- Patrick Whitefield - Permacultura per tutti
- Luca Mercalli - Prepariamoci
Capitolo 6 –
Indipendenza Energetica
Prima Parte
Questo capitolo inizia con una panoramica sulle risorse energetiche disponibili sul pianeta e sul fatto che siano in esaurimento; una sorta di riepilogo di quanto da anni va dicendo il chimico italiano Ugo Bardi (molto apprezzato all'estero) : picco del petrolio, sovrapopolazione, crisi del gas, protocollo di Kyoto, fonti rinnovabili, ecc.
Interessante anche la parte dedicata all'obsolescenza programmata, cioè contro gli elettrodomestici fatti per "autodistruggersi" dopo un certo tempo, e la storia dell'auto elettrica.
Questo capitolo inizia con una panoramica sulle risorse energetiche disponibili sul pianeta e sul fatto che siano in esaurimento; una sorta di riepilogo di quanto da anni va dicendo il chimico italiano Ugo Bardi (molto apprezzato all'estero) : picco del petrolio, sovrapopolazione, crisi del gas, protocollo di Kyoto, fonti rinnovabili, ecc.
Interessante anche la parte dedicata all'obsolescenza programmata, cioè contro gli elettrodomestici fatti per "autodistruggersi" dopo un certo tempo, e la storia dell'auto elettrica.
Qui comunque non si trova una denuncia, come negli altri capitoli, contro multinazionali del petrolio o dell'energia, ma prevalentemente il cenno ad argomenti di attualità attinenti all'energia.
Seconda Parte
- Coinvolgimento del lettore : Voto 9
- Competenza e completezza : Voto 8
Seconda Parte
Qui l'autore va completamente
fuori dal tema e cade nel tranello delle pseudo.scienze : entrano in scena fantomatiche scoperte relative alle energie
dal vuoto o dal nulla, dell'etere o altre stravanganti invenzioni che avrebbero
dovuto cambiare il mondo, ma che a dire dell'autore sarebbero state
insabbiate, oppure il disastro dell'11 settembre e altro ancora.
Peccato perchè il pessimismo da
presunto complotto di questi capitoli svilisce lo spirito ottimista e
propositivo della restante parte del libro.
A parte il fatto che si tratta di
ragionamenti estranei al capitolo,
visto che sono fonti di energia inesistenti o non
reperibili in commercio, ma peggio ancora si tratta di scoperte
ancora tutte da dimostrare, non ripetibili e soprattutto non
formulabili scientificamente.
Di questo argomento, fatto di imbonitori e teleimbonitori, rimando ad un apposito Post "Buffoni e millantatori, ma non è scienza", tagliato su misura per questa tematica.
Di questo argomento, fatto di imbonitori e teleimbonitori, rimando ad un apposito Post "Buffoni e millantatori, ma non è scienza", tagliato su misura per questa tematica.
Spiace perchè queste nostalgie del
passato o presunte invenzioni hanno “rovinato” il capitolo : storie vecchie senza capo nè coda e delle quali non se ne potrà comunque mai fare nulla.
Anche le invenzioni di Tesla, ad esempio, sono tutte in uso e funzionanti, come la corrente alternata che arriva in tutte le case, e non ci sono altre invenzioni, se non qualche vago appunto che fece Tesla quando ormai molto anziano, appunto che chiunque può rigirare a propria discrezione.
Anche le invenzioni di Tesla, ad esempio, sono tutte in uso e funzionanti, come la corrente alternata che arriva in tutte le case, e non ci sono altre invenzioni, se non qualche vago appunto che fece Tesla quando ormai molto anziano, appunto che chiunque può rigirare a propria discrezione.
Se si voleva parlare di futuribili energie a basso costo ed ecologiche, perchè non parlare di cose reali ? Ad esempio, se si voleva parlare di Etere, Energia dal vuoto e di Fusione Fredda, perchè non si sono intervistati Francesco Santandrea o Pierluigi Cirilli o Francesco Celani ?Oppure perchè non accennare al progetto "Casaclima" promosso dalla provincia autonoma di Bolzano, che fa da esempio a mezza Europa ?
Di fatto però i consigli ci sono,
anche se pochi, come ad esempio ricorrere alle auto usate, ai
pannelli solari, ecc. Condivisibili, ma sparpagliati all'interno
del capitolo.
- Coinvolgimento del lettore : Voto 4
- Competenza e completezza : Voto 2
Link a siti utili :
- Effetto Risorse http://ugobardi.blogspot.it/
- Greenstyle.it http://www.greenstyle.it/tag/e-cat
- e-catalizer.it http://e-catalyzer.it/
A proposito della Fusione Fredda
La fusione fredda negli ultimi anni sta tornando alla ribalta grazie all'italiano Andrea Rossi con il suo E-Cat, del quale ad
ottobre 2014 sono stati pubblicati alcuni test, anche se molto
controversi.
Di questa tecnologia lo scorso dicembre ne hanno parlato anche a Radio 24 alla trasmissione "Smart City", ma è da 5 anni che se ne dibatte nella
comunità scientifica internazionale; addirittura a breve ci saranno dei convegni internazionali in prestigiose università (Oxford, MIT, Padova).
CAPITOLO 7 –
Indipendenza finanziaria
Questo capitolo si apre con la storia
di una persona che vuole cambiare vita per esaudire un proprio sogno,
una propria passione : la navigazione per mare, combinanata con la
ricerca dell'indipendenza finanziaria.
La storia è anche piacevole ma è
tagliata per i single, quindi non applicabile alla maggior parte
della popolazione (che vive in città o comunque in terraferma), né
alle famiglie, a chi ha figli da mandare a scuola o all'università, o genitori anziani da accudire.
Si è cercata l'indipendenza finanziaria per tramite dell'isolamento sociale : una storia plausibile ma inutilizzabile. Altri esempi più realistici non ce ne sono.
Si è cercata l'indipendenza finanziaria per tramite dell'isolamento sociale : una storia plausibile ma inutilizzabile. Altri esempi più realistici non ce ne sono.
Successivamente nel capitolo “Tutti
Inquadrati” viene introdotto un sistema di catalogazione delle
persone a seconda del tipo di lavoro che svolgono e viene esaminato
il loro percorso interiore.
Purtroppo però si tratta di un sistema che si adatta solo al mondo del lavoro e delle aziende, tralasciando che nel mondo ci sono anche altre realtà: casalinghe, bambini, anziani e famiglie. Anche il volontariato, un'esperienza che arricchisce interiormente le persone, non è contemplato.Proseguendo, si trovano numerosi consigli ed esempi utili per cercare l'indipendenza finanziaria, generalmente condivisibili, tra i quali riemergono i rapporti sociali e familiari.
Bello anche il racconto “Imprese illuminate” dove si parla di
riciclo e di famiglie.
Peccato che nel finale l'autore stronca l'entusiasmo e l'ottimismo trasmesso al
lettore rimandando in modo troppo palese ai soliti corsi a pagamento , che a me personalmente è sembrato come un “finora non vi ho detto nulla, era solo il
menu”.
Era meglio agire con discrezione facondo un riquadro a parte.
- Coinvolgimento del lettore : Voto 7
- Competenza e completezza : Voto 6
Conclusioni
Con il capitolo 8, quello delle
conslusioni, l'autore torna alla positività ed a trasmettere
l'entusiasmo di impegnarsi per cambiare sé stessi allo scopo di
cambiare il mondo.
Proprio per questo motivo il libro non
parla di politica, dato che si ipotizza di migliorare il pianeta in
cui viviamo partendo dal basso, da sé stessi e di riflesso alla
comunità chi si ha intorno, in modo del tutto simile alle
Transition Towns
di Rob Hopkins, ma la metodologia è un passo prima, perchè
riguarda il singolo individuo, mentre con Hopkins si parte dalla
comunità.
Il messaggio "informarsi per essere consapevoli" è comunque lo stesso.
Il messaggio "informarsi per essere consapevoli" è comunque lo stesso.
Questo è un lato positivo del libro, in quanto gli altri testi di denuncia che circolano, finiscono per "sperare" che sia la politica a imprimere il cambiamento, speranza che resta lettera morta per via della
commistione profonda tra governi e mondo degli affari.
Il
proposito di cambiare il mondo partendo da sé stesso è quindi
nobile e condivisibile.
Peccato
per l'eccessivo contenuto “pubblicitario” che ha fatto diventare
il libro come un canale TV, nel quale le televendite spezzano i
programmi-capitoli, e per il capitolo disastroso ed anacronistico sull'energia.
Per chi vuole capire meglio in quale baratro ci stanno portando banche, globalizzazione e mondo della finanza, è un libro che consiglio di leggere, anche se il giudizio finale è quello che si usa con tanti programmi TV : “Bello, ma pieno di pubblicità”.
3 commenti:
Salve per quanto riguarda le energie alternative al petrolio non so se é al corrente di esperimenti che si fanno risalire ad Ettore Majorana
https://www.youtube.com/watch?v=5DTVy8AcWHc
https://www.youtube.com/watch?v=9tYuIFYJBhk
Esistono anche degli articoli sempre a cura del giornalista Rino di Stefano.
Laura
Salve per quanto riguarda le energie alternative al petrolio non so se é al corrente di esperimenti che si fanno risalire ad Ettore Majorana
https://www.youtube.com/watch?v=5DTVy8AcWHc
https://www.youtube.com/watch?v=9tYuIFYJBhk
Esistono anche degli articoli sempre a cura del giornalista Rino di Stefano.
Laura
Carissima Laura,
nel mondo giornalistico di storie sulle ipotetiche energie dal nulla ce ne sono a migliaia : da Tesla a Majorana e tanti altri ancora.
Per ora nessuna di queste idee è stata confermata, per il semplice motivo che sono solo idee, non sono nemmeno teorie.
Non c'è nulla né di tecnico né di scientifico.
Anzi, più che idee, sono speranze.
Anche a me piacerebbe che la fusione fredda di Andrea Rossi possa essere vera e funzionare davvero.
Ma per adesso restiamo ancorati alla realtà : L'energia dobbiamo procurarcela lavorando, quindi .... niente pasti gratis.
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