sabato 26 aprile 2014

I drammi delle miniere di metalli preziosi


Primo dramma : le miniere d'oro abbandonate

Il primo dramma è quello che colpisce, nel Sudafrica,  i disperati  che si infilano nelle 6000 miniere d'oro abbandonate e cercano "abusivamente" qualche briciola di minerale prezioso nella speranza di uscire dallo stato di povertà nel quale si trovano.

Il grido di allarme è stato lanciato da Bloomberg, il sito internazionale di informazioni economiche e finanziarie, che racconta cosa sta succedendo alle bande di disperati che si infilano dentro i chilometri di cunicoli abbandonati nei quali spesso rimangono sepolti viti, come accaduto lo scorso febbraio, con 200 persone intrappolate (qui la notizia riportata da repubblica.it).
Il governo locale stima che siano circa 14.000 le persone lavorano illegalmente nelle miniere abbandonate, mettendo seriamente a rischio la propria vita.

Ma per coloro che riescono ad uscire vivi dalle miniere con qualche pietra tra le mani, la meta di riuscire a trasformarli in qualcosa per sfamare la propria famiglia è ancora lontana.
Questi poveracci, infatti,  non avendo i giusti macchinari,  per estrarre l'oro sono costretti a fare una brodaglia con polvere di roccia e mercurio manipolandola a mani nude, con tutti i rischi per la salute che ne derivano.
Una storia alla quale si aggiunge criminalità e prostituzione, che parte dalle "gang wars", le battaglie che si danno bande di delinquenti senza scrupoli per prendere possesso dei cunicoli abbandonati.


Secondo dramma : la fine dell'Argento a buon mercato

Questo secondo "dramma" riguarda le miniere d'Argento, ma non è relativo a fattori umani, quanto alla loro redditività.
Lo segnala con l'articolo The dark side of the silver mining industry , Steve St. Angelo, l'analista che pubblica informazioni sui metalli preziosi nel sito SRSrocco report.
La questione è molto semplice : la redditività delle maggiori 6 maggiori compagnie minerarie mondiali che estraggono argento sta diminuendo vistosamente perchè sta diventando sempre più difficoltoso estrarlo.
Un calo di oltre il 6% annuo.


Tutto sta nel grafico sopra riportato , che riguarda il periodo 2005-2013 : mentre la quantità di argento prodotto rimane abbastanza costante (le barre blu verticali, in milioni di once), in 9 anni si è invece dimezzata la quantità minerale che si ricava da una tonnellata di roccia : si è cioè passati da 13 once a 7,6.
Significa che per mantenere la produttività della miniera, bisogna scavare il doppio !

Tra l'altro, a proposito di costi che si riperquoteranno nel minerale, la miniera messicana di Fresnillo dal 2008 al 2013 per mantenere la stessa produttività, ha dovuto raddoppiare il numero di lavoratori impiegati !

  
Questo significa una cosa sola : l'esaurirsi delle risorse non è solo una minaccia per il settore petrolifero, ma è già presente nel settore minerario.
Anzi, dal grafico possiamo capire che il "picco dell'argento" lo abbiamo abbondantemente passato.


PS

Naturalmente, Steve St. Angelo, non manca di denunciare come le stesse compagnie evitino di divulgare agli organi di informazione finanziaria queste notizie per non "turbare" i mercati nei quali loro stesse sono quotate.
Ma questo è assolutamente normale (nulla di nuovo sotto il sole).


Approfondimenti
[16 Feb 2014 - Repubblica.it]  Sudafrica, oltre 200 operai bloccati in miniera d'oro illegale
[24 Apr 2014 - Bloomberg.com]  Deadly illegal mining booms below South African city of Gold
[17 Apr 2014 - SRSroccoreport.com]  The dark side of the silver mining industry












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