venerdì 18 luglio 2008

In questi giorni ci troviamo ancora una volta davanti a casi "di coscienza" tutt'altro che semplici, e ancora una volta ci troviamo davanti a posizioni della chiesa che fanno discutere.
E' il caso di quella giovane donna di Milano in coma vegetativo da circa 16 anni, e per la quale il padre ha chiesto la sospensione dell'alimentazione ed ha ottenuto il benestare dal giudice dopo un lungo ricorso.
Non conosco il caso nei minimi dettagli, ma mi ha fatto riflettere una cosa che ha detto il padre della ragazza e che mi trova d'accordo : "lasciamo che la natura segua il suo corso".
E' un chiaro no a vite tenute artificialmente "in funzione" con l'aiuto di macchine o di altri dispositivi "meccanici", come in questo caso un sondino, che deviano la nostra vita dal suo corso naturale.
Mi chiedo se questo non sia un peccato di orgoglio dell'uomo verso Dio, dell'uomo che si sostituisce a Dio nel suo decidere sulla vita e sulla morte, per la quale Dio ha gia' deciso.
E poi perche' la vita ad ogni costo ?
Nella concezione cristiana dopo la morte esiste una vita eterna molto piu' importante di quella terrena, quindi perche' accanirsi per anni e anni ?

giovedì 8 maggio 2008

La domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto

Qual è la domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto ?


Su un racconto semi umoristico dello scrittore inglese Douglas Adams c’è un episodio in cui gli uomini chiedono al supercomputer “Deep Thought” di rispondere a questa domanda, ma senza porla in modo esplicito. Il supercomputer allora, anche se titubante, prima si prende 7 milioni di anni per pensare, dopodichè dà una risposta evasiva (il numero 42) ed infine sentenzia che gli uomini non conoscono neppure la domanda.

Ma esiste davvero questa domanda ?
Dato che non sono riuscito a trovarne nessuna, vorrei proporne una io, che è la seguente: “L’universo, senza esseri intelligenti e coscenti, esisterebbe ?”.
Oppure ancora pià semplice :
“L’universo senza esseri consapevoli esisterebbe ?”.

All’apparenza questa sembra una domanda banale e quasi senza senso, invece secondo me nasconde il significato della vita e la profonda divisione tra mente e materia del mondo occidentale moderno (se non erro originatasi a partire dal filosofo Renè Descartes ).

Ovviamente la domanda non ammette mezze risposte, e bisogna rispondere Si o No.
Chi risponde No a questa domanda, è convinto che l’universo senza esseri coscenti come gli uomini non servirebbe a nulla, e quindi è un luogo costruito su misura per loro, che possono viverlo (e guardarlo).
Da questa posizione ne consegue che esiste un fine nella vita.

Chi invece risponde con un convinto Si, sostiene che la presenza dell’uomo nel cosmo non sia indispensabile, ed anzi l’universo può fare a meno di creature intelligenti e consapevoli, visto che la loro presenza è un fatto fortuito, casuale.
Forse chi sostiene questa posizione non si rende conto delle conseguenze che comporta, le quali sono per certi versi paradossali. Se la presenza dell’uomo nell’universo è inutile, le regole etiche e morali non hanno nessun valore : perché condannare un uomo che ruba o uccide, se comunque la sua presenza è frutto del caso ? Che senso ha vivere ? A chi può servire ? Ai posteri : ma perché lavorare per i posteri invece di godersi la vita ?

E infine la domanda nella domanda :
Se l’universo esistesse anche senza esseri coscienti, chi potrebbe testimoniare la sua esistenza ?
La risposta a questa domanda è molto semplice : nessuno.
(quindi, aggiungo io, e' come se non esistesse !!)

Comunque, dato che questa non e' una teoria scientifica, anche se moltissimi uomini di scienza la sostengono.
Al contrario è solo una posizione “filosofica”, o meglio un Dogma, e chi la sostiene lo fa come un atto di fede, visto che si tratta di una teoria indimostrabile.

domenica 27 aprile 2008

Adorazione dei Santi : giusta o sbagliata ?

Il 25 Aprile i telegiornali hanno dato molto risalto alla notizia dell'esposizione al pubblico della salma di Padre Pio nella chiesa dove e' stato sepolto.
Sono stati presentati ampi servizi e collegamenti in diretta, con interviste ai pellegrini che si recavano a far visita al santo, in numero ragguardevole.
Sia io che i miei figli, che abbiamo visto il TG serale mentre stavamo cenando, siamo rimasti negativamente colpiti dalle immagini in diretta ed in primo piano "del morto".
Personalmente ritengo ripugnante l'esposizione di un uomo morto da decine danni, e non nascondo che al momento sono stato preso da una stretta allo stomaco.
Santo o no sempre di un cadavere si tratta.

A mente fredda ho ripensato all'episodio, e mi sono reso conto che la vicenda ha un aspetto ancora piu' agghiacciante : il fatto che centinaia di persone facciano la coda per andare venerarlo.
Eppure negli insegnamenti cristiani non mi sembra che ci sia il culto dei morti, anzi, tutte le citazioni e le preghiere di Gesu' Cristo le ricordo sempre indirizzate a Dio.
Con questo non voglio demonizzare coloro che pregano i santi, probabilmente per tradizione locale o familiare, o per esperienze personali, perché comunque sono sempre persone di fede, e per questo vanno rispettate.

Condanno invece la chiesa cattolica, perché forse sarebbe ora che i propri defunti li trattasse come tali, e per evitare queste esagerazioni (con i relativi interessi economici a contorno) iniziasse a riflettere se i morti, anche se santi, non sia il caso di cremarli.

"Polvere tu sei e in polvere tornerai" [Genesi 3-19]

Perché opporsi al rispetto di questo comando di Dio ?