venerdì 29 agosto 2014

La colossale truffa di Wall Street - Finalmente emergono le prove

Che i mercati azionari siano valutati enormemente più del reale, gli esperti continuano a ripeterlo fino alla nausea.
Che fossero "taroccati" qualcuno lo sospettava ma nessuno mai portava le prove. Restavano dicerie da bar, chiacchiere tra amici, deliri da blog estremisti.
Ma Michael Harris, uno specialista del trading, il 22 Agosto ha pubblicato nel suo blog questo strano grafico, che mostra l'andamento dell'indice Standard & Poor 500 , uno dei più importanti indicatori della borsa di Wall Street.


Cosa ha evidenziato il Sig. Harris in questo andamento che va dal 2012 ad oggi ? Ha evidenziato delle strane forme a V, degli episodi nei quali i titoli azionari hanno preso a calare di prezzo e poi improvvisamente sono risaliti al valore precedente al calo, come se un gigante li avesse presi per i capelli per salvarli dalla caduta nell'abisso.
Chi è questo gigante ? Di certo non lo sappiamo, ma che qualcuno intervenga per salvare i mercati finanziari di Wall Street è chiaro, anzi limpido.
Quale è il motivo di questi salvataggi ?
Si possono fare solo ipotesi : per rendere appetitosa la borsa agli investitori, per dare più valore alle azioni di banche ed altre finanziarie quotate in borsa che in realtà hanno seri problemi di bilancio,ecc. 
Ma fino a quando potrà continuare questa immensa farsa ?


Post Scriptum : Come mai, di queste cose, nessuno ne parla ?
In realtà è che in Italia quasi nessuno ne parla.
All'estero invece ci sono numerosissimi analisti finanziari, trader e blogger economici che parlano di questi problemi.

Eccone qui qualche esempio:

[David StockmanWhy “S&P 2000″ Is A Fed Manufactured Mirage: The “Buy The Dips” Chart That Says It All 
[Ticinolive.chJürgen Stark, ex vicepresidente della Bundesbank : l’attuale sistema economico è pura finzione

[Zerohedge - Tyler Durden"Unrigged" Close Buying-Panic Saves S&P 2,000 For Long Weekend

[CNN International EditionLe borse sono come casinò dove alcuni giocatori vedono le tue carte

[Intermarket & moreQuelle strane reazioni a “V” sul mercato azionario


domenica 24 agosto 2014

Il mondo è come un immenso centro commerciale


Il mondo è come un immenso centro commerciale.
Soltanto che in questo immenso centro commerciale, ci sono personaggi che continuano ad aggiungere piani uno sull'altro, senza pensare che prima è necessario rinforzare le fondamenta.
Sono finanzieri, speculatori e giocatori di borsa che, visto il giro d'affari, trovano comodo che i loro investimenti aumentino vertiginosamente il loro valore, anche se questo manca di tutto il contatto con la realtà.
Non ci credete ? Proviamo a fare un giro per vedere come stanno le cose.


Nella nostra visita al centro commerciale partiamo dall'Ala Ovest dove i lavori di sopraelevazione dei negozi prosperano : è la zona dei Negozi Uniti.
Qui la potentissima direttrice, Janet Yellow, benedice i lavori dando ordine di stampare tonnellate di buoni acqusto di colore verde che i negozi usano a fondo perduto per l'acquisto dei materiali da costruzione.
In particolare ci sono i commercianti della Strada del Muro che alla vista di cotanta disponibilità, festeggiano e lavorano anche di notte pur di inaugurare nuovi spazi ed iniziare ad incassare.

Del resto, anche dal Palazzo Bianco, da dove dipendono le autorizzazioni per l'elevazione dell'ala ovest, il consiglio comunale continua a rilasciarle senza considerare le ripercussioni future sulla città e senza verificare la staticità delle fondamenta, ma pensando solamente alle tasse incassate.

Passiamo ora alla parte più vecchia del centro commerciale : è l'ala centrale, dove gli affari vanno molto a rilento, tanto che il direttore Mario Drake sembra perplesso sul da farsi; i commercianti dei piani alti vogliono procedere a sopraelevazioni anche in assenza di incentivi, quelli dei piani bassi invece attendono che il direttore eroghi stanziamenti a fondo perduto, tanto che qualche giornalista buontempone ha iniziato a chiamare quest'area zona buco.
In realtà nella zona buco, occupata dai commercianti di carne di PIGS, le vibrazioni dovute ai lavori di sopraelevazione hanno causato davvero danni : il crollo del negozio Aristotelis e un'ampia crepa allo sportello bancomat dei Lusitani.
Nonostante gli eventi che dimostrano la pericolosità di sopraelevare la vecchia Ala Centrale, anche il consiglio comunale di Stra-Burgo, che sovrintende le autorizzazioni ai lavori, propende per un lascia fare, senza accorgersi che rischia di tradursi in un lascia crollare.
Misteri su quali siano le politiche commerciali che vuole intraprendere il ristorante Pizza e Spaghetti visto il continuo cambio del suo direttore. Tra i commessi, riuniti in assemlea sindacale, qualcuno ha suggerito di uscire dalla zona buco, ma la maggior parte di loro non ne vuole sapere di fare scale in salita con il peso degli scatoloni, quindi decidono di raccogliere le firme per richiedere al direttore Mario Drake la costruzione di un ascensore. Anche La Corrida sta praticando la sopraelevazione dei piani in modo di aumentare il giro d'affari, ma lo fa tagliando sul personale, con il rischio di una rivolta da parte dei commessi.
Di aiutare i negozi danneggiati la grande birreria Angelina Marche non ne vuole sapere, mentre la pasticceria Crepes è troppo presa dalle incrinature alle proprie vetrate per occuparsi dei problemi degli altri, così nel caos nessuno decide nulla.

Fanno storia a parte il pub Tè e Cornamuse, che starebbe per separarsi in due distinti negozi, ma dicono che non potrà più contare sulla vendita dell'Olio Grezzo del Nord, visto che la piantagione di alghe marine si è quasi estinta.
E poi c'è il negozio di orologi Montagne Alpine, neutrale come al solito, che diversamente dagli altri vuole attivarsi per rinforzare le fondamenta : manca solo che l'assemblea dei soci per l'autunno deliberi la spesa.

L'unico che sembra disinteressato a tutti questi problemi è Ba-Zar, il grandissimo negozio che vende di tutto, dai colbacchi alle matrioske, dalle bombole del gas alle taniche di benzina; per lui sembra che i commerci vadano come al solito senza grandi sussulti e senza crisi, ed anzi sembra ridere delle varie dispute condominiali che coinvolgono i negozianti del centro commerciale.

Poi c'è la grande ala orientale , dove domina il grande ipermercato Il Mandarino, con oltre un miliardo di commessi. All'apparenza questo ipermercato sembra non interessato a nuovi commerci, ma in realtà di notte manda sul tetto schiere di commessi per fare anche lui lavori di sopraelevazione, commessi sottopagati o pagati con buoni acquisto che si stampa da sè.
Qualcuno sussurra che per fare i pilastri usino cemento senza ferro e che per fare la malta usano solo sabbia, ma apparentemente i lavori sembrano svolti alla perfezione.Tanto che importa, gli altri negozi di questa ala sono talmente piccoli non possono certamente impensierirlo.

L'unico negozio che potrebbe rosicchiare quote di mercato al Mandarino sarebbe il centro di telefonia e televisori Sol Levante Electronics, ma dopo i danni causati dall'alluvione caduta dal soffitto, che ha danneggiato anche le caldaie lasciando al freddo ampie zone del negozio, non si è più ripreso.
Nonostante tutto, anche il direttore del Sol Levante si sta adoperando per aggiungere piani nella speranza di allargare il giro d'affari e di tornare agli antichi splendori, ma qualcuno sussurra che i debiti accumulati per questi lavori non potranno essere mai ripagati e che il fallimento sia alle porte.

Poi a Sud c'è la cosiddetta Ala Latina, nella quale la situazione è ancora più complessa e domina il caos; nessuno ha risorse per costruire altri piani ed addirittura ci sono commercianti che non hanno più merce da vendere e stanno vendendo anche gli scaffali pur di non chiudere; altri tengono aperto vendendo psicofarmaci fatti in casa, mentre quelli che hanno già avuto vari crolli hanno convertito i loro negozi in pista da ballo per insegnare il tango.

Per finire ci sono gli affollati Outlet del seminterrato,  frequentati soprattutto dai clienti meno abbienti, quelli che rischiano più di chiunque altro, perchè se avvenisse un crollo sarebbero i primi a soccombere.

Ma mentre i negozianti bisticciano e pensano alla loro attività, non si accorgono che paradossalmente non servono grandi crolli per mettere KO il centro commerciale.
Basta una piccolo crollo sopra il tubo del gas ed ecco che si ritrovano tutti al freddo, oppure sopra la centrale elettrica, ed ecco che si ritrovano al buio e senza aria condizionata.
E tutti a casa.
Ma sono troppo impegnati ad ampliare i loro affari per rendersene conto.



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sabato 23 agosto 2014

Film apocalittici ? Qualcosa di vero c'è.



Into the Storm è l'ultimo della lunghissima serie di film con i quali registi e case cinematografiche continuano a bombarci con le loro visioni di come sarà la fine del mondo.
Spaziando dal film The Day After Tomorrow a Indipendence Day, da Armagheddon a La guerra dei mondi, possiamo incontrare già numerose sventure a cui rischia di essere sottoposto il nostro pianeta, da eventi estremi della natura a guerre scatenate da extraterrestri ed altro ancora.
Tutti naturalmente densi di scene macabre o  apocalittiche.

Ma tra gli stupefacenti effetti speciali lo spettatore perde il senso della realtà, e soprattutto perde la possibilità di ragionare con il buon senso, con il quale si potrebbe rendere conto che l'eventuale "fine del mondo" può accadere senza marziani e senza eventi estremi scatenati dalla natura.

Ad esempio basta consultare i siti internet che approfondiscono i problemi economici e finanziari del nostro pianeta per capire come la civiltà industriale oggi si trovi sull'orlo del baratro.

Volete un esempio reale di come può essere la "fine del mondo" ?
Eccovela qui, servita senza fantascienza e senza set cinematografici.
Attenti però ! Diversamente dal cinema, i link che ho messo sono terribilmente reali , cioè può davvero accadere :

1. La Banca Centrale USA, la FED, dopo un lungo periodo di stretta, rialza i tassi di interesse.
2. I Buoni del Tesoro emessi dal governo degli Stati Uniti diventano molto più interessanti, come investimento, rispetto a quelli emessi dai governi dei paesi deboli, già indebitati fino al collo.
3. Grandi investitori e speculatori, con gosse cifre attualmente investite nei paesi a rischio, iniziano a pensare di spostare questi capitali negli Stati Uniti o in altri paesi più sicuri.
4. Alcuni paesi, come ad esempio accaduto in Argentina , a fronte di molte richieste di avere indietro i propri soldi (disinvestire), fanno rapidamente fallimento, cioè Default, perchè non hanno i soldi per ripagare i Titoli di Stato emessi.

5. Per effetto domino, alcune banche, che hanno investito nei paesi a rischio, si trovano in mano carta straccia, cioè obbligazioni che non potranno più essere rimborsate, dovendo profondamente rivedere i propri conti, con il rischio di danneggiare anche chi ha un semplice Conto Corrente.
 
6. Nei paesi come Italia e Giappone, i governi sarebbero costretti ad alzare i tassi di interesse per invitare gli investitori a tenersi i loro Titoli di Stato, ma l'aumento vertiginoso degli interessi, causerebbe un ulteriore aumento del Debito Pubblico, entrando nella spirale irreversibile dal quale il default di questi paesi sarà inevitabile.
7. Nella crisi generalizzata scatenata da questi eventi, a breve anche i mercati azionari ne avrebbero un tracollo, soprattutto perchè gonfiati da speculazioni dei grandi ai danni dei piccoli, che a breve si troverebbero con un pugno di mosche in mano.

8. Con segnali di crisi così estesi, le compagnie petrolifere che già ora soffrono per la diminuzione dei margini di guadagno e l'insostenibilità dei costi per nuovi investimenti, si avvierebbero al fallimento per lo scarso volume di petrolio grezzo, tale da rendere insostenibile economicamente tutto il loro apparato produttivo.
9. In questa situazione , la fragilità del sistema finanziario e la globalizzazione dei mercati e delle banche avrebbe effetti devastanti : nel crollo generalizzato dei bilanci degli Stati, si associerebbe il crollo generalizzato di tutte le banche, dall'Europa alla Cina, dagli Stati Uniti al SudAmerica, con il conseguente delirio generalizzato e corsa agli sportelli per prelevare i contanti dal proprio conto... contanti che non ci saranno.
10. Niente soldi, niente benzina, supermercati vuoti, case al freddo, fabbriche ferme...

Se volete sapere come finirà il mondo civilizzato dopo questa crisi finanziaria e petrolifera, vi rimando ai film come Madmax, Io sono leggenda, Il pianeta delle scimmie, Terminator, Matrix, Waterworld, e tanti altri.

C'è anche il simpatico film di animazione Wall-E.
Peccato che noi... non abbiamo l'astronave per scappare.


The Walking Dead

martedì 19 agosto 2014

Le crudeltà contro i bambini della nostra civiltà

Tutti i giorni giornali, telegiornali e siti di informazione ci presentano immagini che arrivano dalle varie zone di guerra di cui è costellato il nostro pianeta, immagini nelle quali quasi sempre sono presenti bambini feriti o abbandonati o denutriti o costretti alle armi.
Questo ci fa pensare che solo da quelle parti i bambini sono sottoposti a simili crudeltà, mentre  nel nostro mondo "civilizzato" non succedono, non esistono.
Ma sbagliamo.


La prova eclatante viene dalla Thailandia, dove una donna ha dato in affitto il proprio utero ad una coppia australiana che al momento della nascita ha "rinunciato" ad uno dei due gemelli poiché affetto dalla sindrome di Down.
La storia è ancora tutta da verificare ed avrà probabilmente strascichi giudiziari, ma se fosse vera non sarebbe la dimostrazione di quanto l'egoismo stia straripando dal mondo occidentale ?
Indipendentemente dal fatto che il bambino sia malato, a fronte del fatto che è stato abbandonato, di chi risulterà essere essere figlio
Una delle missioni dei genitori è proprio quella di dare ai propri figli dei punti fermi, delle certezze, invece a questo bambino vengono negate. Per volontà di uomini e donne a questo bimbo viene negato il diritto di avere una mamma ed un papà.
Sarebbe amore questo ? Sarebbe altruismo ?
Quando avevo letto la storia di quel cantante inglese e del suo compagno, che avevano deciso di avere un bambino attraverso la fecondazione in vitro e con un utero in affitto, negando al nascituro il diritto di avere una mamma, pensavo che queste storie di egoismo "estremizzato" appartenessero solo al mondo dell'omosessualità.
Invece mi sbagliavo: queste crudeltà arrivano da ogni direzione.
Un figlio è la naturale prosecuzione della nostra vita, un qualcuno con cui fare il "passaggio di consegne", con cui scambiare il diritto all'esistenza nel normale ciclo della vita, invece è diventato uno strumento per soddisfare il proprio ego, un giocattolo da buttare quando è rotto.
Ma quando una civiltà non ama i propri figli, dietro l'angolo il risultato può essere solo uno : autodistruzione.

domenica 10 agosto 2014

Una mazzata alle teorie Darwiniane

E' una notizia che i grandi organi di informazione hanno sicuramente trascurato, ma la pubblicazione comparsa nel sito internazionale "Frontiers of Psychology" ha del rivoluzionario.
Si tratta dell'articolo "Il mistero dell'evoluzione del linguaggio" , comparso il 6 Maggio scorso a firma di un nutrito gruppo di esperti internazionali, capitanati dal più importante linguista e teorico della comunicazione di oggi, Noam Chomsky, secondo i quali stabilire con certezza e scientificamente quale sia l’origine del linguaggio è di fatto una congettura.

Per i non addetti ai lavori (compreso il sottoscritto) sembrerebbe una notizia banale e astrusa, ma invece si tratta di una dichiarazione che mina nelle fondamente tutta la teoria darwiniana, o meglio quella scienza dell'evoluzione oggi riconosciuta con il nome neodarwinismo.

Detta in breve, del linguaggio di fatto non possiamo dire nè cosa sia nè come sia nato, tanto meno si può in qualche modo collegarlo all'evoluzione delle specie per selezione naturale.
Anzi, l'esperienza quotidiana ci dimostra che le creature che possiedono un linguaggio "evoluto", solitamente non rappresentano un esempio di esseri viventi più forti dai quali ci si aspetta la "selezione naturale".
Insomma, i neodarwinisti per ammettere l'esistenza del linguaggio dovrebbero barattarla con il concetto fondamentale formulato dallo stesso Darwin.

A tal proposito è proprio Noam Chomsky con la sua scuola, a spiegare che l’apprendimento linguistico è un risultato di un processo mentale creativo della nostra mente, quasi innato essendo dovuto alla specifica natura dell’uomo.
Qualcuno questa incirnatura sulla teoria l'avera già vista ed i sospetti circolavano già da qualche tempo, ma ora con questa nuova pubblicazione, anche se non lo dice espressamente, la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin diventa insussistente visto che risulta inapplicabile proprio agli esseri umani !!

Del resto ci sarà anche un motivo se tra i quasi 150 Premi Nobel per la Chimica e per la Medicina assegnati dal 1901 ad oggi, NESSUNO è mai stato assegnato (nemmeno lontanamente) a scienziati che lavorano sulle ipotesi di Darwin o comunque sul neodarwinismo.
E nonostante tutto.... continuiamo ad insegnarla a scuola ed a stamparla in libri ed enciclopedie.
Mah !


A proposito......
Qualcuno ha evidenziato un ulteriore mistero della teoria darwiniana ponendo una domanda alla quale fin'ora non ci sono state risposte : "Come mai, nonostante la loro utilità per  la sopravvivenza degli esseri viventi, gli altruisti sono così pochi ?"



Articoli Correlati

[Fisiomedicine] - Noam Chomsky:” Il Linguaggio? Non sapremo mai qual è la sua origine”
[MicroMega] - L’evoluzione del linguaggio è tutta un mistero?
[Wikipedia] - Neodarwinismo
[Critica Scientifica] - Un rompicapo darwinista: l’evoluzione del linguaggio

domenica 3 agosto 2014

Classifica Banche a rischio : la tua dove sta ?

Quali sono i paesi con il sistema bancario con le spalle più scoperte ?
Ce lo dice un interessante sito della New York University Stern, nella quale sono presenti i dati in tempo reale dei vari paesi del mondo, con la relativa esposizione dei loro sistemi bancari.
Vi dico subito che l'Italia è dentro la top ten, ma vedrete che ci sono sorprendenti new-entry che stanno molto molto peggio di noi.

Primo grafico : Esposizione assoluta del sistema "banche" in Milioni di Dollari USA.
Al primo posto (il peggiore) è il Giappone, seguito da Cina e Francia; Italia al settimo posto.



Secondo Grafico, esposizione del sistema bancario in rapporto al Prodotto Interno Lordo, per certi versi per vedere quanto un crack del sistema bancario...... può essere coperto dallo Stato.
Francia al primissimo posto (posizione peggiore di tutte), seguita da Inghilterra e Giappone; Italia, sempre al settimo posto.



Terzo ed ultimo grafico : esposizione del sistema bancario in raffronto alla solidità delle banche, per certi versi per vedere quanto le banche possono... coprirsi da sole.
Giappone al primissimo posto (posizione peggiore di tutte), seguita da Francia ed Olanda; Italia, migliora, portandosi all'ottavo posto.



Certo è che a livello planetario Francia e Giappone sono i paesi più scoperti a fronte di un default del proprio sistema bancario.

A proposito di Europa , interessante notare che le banche di Germania, Francia ed Inghilterra stanno molto molto peggio delle banche Italiane.
Qui la classifica aggiornata al 1 Agosto 2014, sempre dal sito NYUStern.

Classifica "Rischiosità" delle Banche Europee

Infine, sempre estratta dallo stesso sito, la classifica delle banche italiane dalla più rischiosa alla meno rischiosa.

Classifica rischiosità delle Banche Italiane

Attenzione che le banche italiane hanno obbligatoriamente adottato un sistema di classificazione standardizzato a livello UE, basato in particolare su un parametro denominato Core Tier 1 Ratio (definizione sul Sole 24 ore).
 
In proposito, qui un interessante articolo del sito Rischiocalcolato  :  Cominciamo a scegliere con attenzione la nostra banca.



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[ Intermarket and more di Danilo Rambaud ]   Dove si trova il vero rischio sistemico sui mercati finanziari?