domenica 24 novembre 2013

Gli asili Nido costano troppo ? Chiudiamoli !

Da sempre ci sentiamo dire dagli organi di informazione che in Italia c'è un numero insufficiente di asili nido rispetto agli altri paesi del mondo e sul continuo rincaro delle rette con tutte le conseguenze che ciò comporta nei rapporti tra le municipalità e i cittadini.
Stiamo naturalmente parlando delle strutture che ospitano i bambini da pochi mesi sino ai 3 anni e che precedono la scuola materna, ma a questo punto c'è da porsi una domanda : allo Stato queste strutture convengono davvero ?


Come al solito in Italia quando si parla di realizzare opere pubbliche nessuno si prende la briga di fare i calcoli della convenienza economica dell'opera, o meglio del rapporto costi benefici.
L'asilo nido infatti non è una scuola qualunque, ma una struttura con arredi costruiti su misura per gli ospiti, con costi molto impegnativi per le casse pubbliche.
Ma il costo di costruzione è solo il primo di una lunga serie, perché poi iniziano i capitoli di spesa che riguardano la gestione : dal personale educativo impegnato direttamente con i bambini agli addetti alla mensa ed alle pulizie, quindi le bollette dell'energia e del riscaldamento e per finire i costi di manutenzione dello stabile e degli arredi.
Secondo l'ISTAT nel 2010 l'importo medio sborsato dai comuni per mantenere un bimbo all'asilo nido supera i 6000 Euro all'anno, ma ci sono comuni che sborsano oltre 15.000 Euro l'anno !!!
Un salasso per le casse pubbliche che forse può essere in parte contenuto.

Resta inoltre il forte dubbio se sia eticamente sostenibile  l'idea di separare dalla madre un bimbo o una bimba così presto, cioè prima che sia completato lo svezzamento, che tipicamente si aggira nei due anni.
Una soluzione molto semplice potrebbe essere l'attuazione di politiche di sostegno economico alle madri che decidono di restare a casa con i loro bimbi, affiancate da sistemi di tutela del posto di lavoro antecedente alla gravidanza.
A questo punto gli asili nido pubblici si potranno cedere a privati, con un vantaggio notevole anche per i comuni, che non avranno più le attività di gestione e soprattutto di assegnazione dei posti, che spesso somigliano a vere e proprie lotterie.
I bambini che resteranno a casa con la loro mamma.... ringraziano.



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