domenica 29 giugno 2014

L’incredibile ultima moda negli USA: inquinare per divertimento !

La stupidità degl uomini non ha limiti. Qui in particolare parliamo di certi americani maniaci del fuoristrada, del Pick-up.
E'di questi giorni la notizia di una moda che si è sviluppata negli Stati Uniti, in particolare negli stati del sud, di modificare i motori dei pick-up in modo da poter emettere dai tubi di scappamento una enorme nuvola di fumo nero.


Le chiamano "Rollin Coal"; sono auto diesel che vengono elaborate in modo da dare modo a certi "gradassi" di farsi notare, di sbeffeggiare gli altri automobilisti, i pedoni, oppure di denigrare le automobili a basso impatto ambientale (come ad esemio la Prius).


In rete il fenomeno è ben documentato con tanti filmati presenti su YouTube o Facebook, ma ne hanno parlato anche numerosi siti di informazione.

Questa storia banale è la dimostrazione di quanta ingonranza ci sia negli USA circa i cambiamenti climatici, l'inquinamento atmosferico e l'esaurirsi del petrolio.
Ma questa è soprattutto una storia di menefreghismo.
Cioè di quanto poco rispetto ci sia per i posteri, ai quali gli uomini di oggi lasceranno solo macerie e zero risorse, visto che se le saranno consumate tutte per divertimento.


Ne hanno parlato anche ....
[Meteoweb.eu] - L’incredibile ultima moda negli USA: inquinare di più “per divertimento”
[Rai News]  -  Nell'America rurale, scatto 'd'orgoglio degli inquinatori

sabato 28 giugno 2014

Grazie Vasco



Una canzone per te
non te l'aspettavi eh!
invece eccola qua
come mi è venuta
e chi lo sa
le mie canzoni nascono da sole
vengono fuori già con le parole

Una canzone per te
e non ci credi eh!
sorridi e abbassi gli occhi
in un istante
e dici "non credo di essere così importante"
ma dici una bugia
e infatti scappi via

Una canzone per te
come non è vero sei te!
ma tu non ti ci riconosci neanche
lei è troppo chiara
e tu sei già troppo grande
e io continuo a parlare di te
ma chissà pure perché

Ma le canzoni
son come i fiori
nascon da sole
e sono come i sogni
e a noi non resta
che scriverle in fretta
perché poi svaniscono
e non si ricordano più


Vasco Rossi - Una Canzone per te - Bollicine 1983

domenica 22 giugno 2014

In libreria : Il colpo di Stato di banche e governi.

"Il più grande fenomeno di irresponsabilità sociale di istituzioni politiche ed economiche che si sia mai verificato nella storia", così definisce la crisi aperta nel 2007 il sociologo Luciano Gallino nel suo libro Il colpo di stato di banche e governi - L'attacco alla democrazia in Europa (Einaudi - Ottobre 2013).

Il volume esprime una dura critica all'interpretazione della crisi economica del 2008-2013, considerata da Gallino il risultato delle distorsioni del sistema finanziario e monetario mondiale, di cui il sociologo accusa le banche centrali (Bce, Fed americana, Banca d'Inghilterra) e il Fondo monetario internazionale ma anche una folla di altri enti, a cominciare dalle banche "universali" sia private che pubbliche.
Tutte invariabilmente impegnate per decenni a trarre maggiori entrate dalla speculazione per conto proprio che non dai risparmi che gestiscono.
 
Secondo Gallino, i governi europei avrebbero camuffato le cause della crisi, attribuendola all'eccessivo debito pubblico degli Stati anziché al sistema bancario e alla sregolatezza della finanza, e avrebbero poi risposto alla crisi delegando alla finanza alcuni poteri fondamentali e imboccando la strada del cosiddetto "autoritarismo emergenziale".

È invece indispensabile riportare la finanza al servizio dell'economia reale, anzitutto creando occupazione: senza lavoro non c'è crescita. Non vale, invece, il contrario.


Il sociologo torinese Luciano Gallino

Ne hanno parlato
www.huffingtonpost.it - Luciano Gallino e il colpo di stato di banche e governi
it.wikipedia.org - Il colpo di stato di banche e governi. L'attacco alla democrazia in Europa
www.ticinolive.ch - La manipolazione totale e l’alternativa della partecipazione

"Non siete umani !" il grido contro l'Oligarchia Finanziaria


Un’altra guerra si sta apparecchiando in Medio Oriente. Molti focolai divampano in altre parti del mondo. Siamo nel vivo della “guerra infinita” che un’oligarchia finanziaria e militarista ha scatenato contro l’umanità.
Domando a tutti i fautori di guerre, ai loro complici codardi e muti: ma chi vi dà il diritto di uccidere, di mutilare uomini, donne, bambini? Di distruggere città, villaggi, coscienze, comunità?
Di distruggere la pace, la libertà, la cultura, la democrazia, la convivenza fra gli uomini, l’armonia della Natura?
Sapete produrre solo morte e veleni, profughi e disperati, per i vostri miserabili profitti.
Ma chi cazzo siete? Da quali abissi provenite? 
Siete solo una truce, ingorda minoranza che terrorizza il mondo.
Non siete umani!

Agostino Spataro
Da Ticino Live - 22 Giugno 2014

lunedì 9 giugno 2014

Il vero rischio è che l'Euro sopravviva altri 5 anni !!

"Il vero rischio non è la sua fine, ma che l'euro sopravviva altri cinque anni : Le conseguenze sarebbero drammatiche"

Il sito di informazione  L'Antidiplomatico, a proposito di Euro intervista il giornalista economico A. Evans Pritchard del quotidiano inglese The Daily Telegraph

Forse non sono solo gli euroscettici ad essere convinti che l'Euro non funziona....

Del resto la produzione industriale in Italia.... sta andando a gonfie vele !!!!

Dal sito www.cobraf.com

  Link Utili : www.cobraf.com

giovedì 5 giugno 2014

Arresto di Orsoni - Un orrore politico

L'arresto del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ?
Un autogol clamoroso, un errore politico che noi italiani dovevamo evitare a qualsiasi costo, a prescindere da quanti soldi siano stati versati dalla sua campagna elettorale.
Anche i magistrati fanno politica ? Forse involontariamente, ma ci sono riusciti malissimo.

Venezia infatti è tra le città più famose del mondo, ed è ovvio che l'arresto del suo sindaco avrebbe fatto un gran polverone non solo il Italia.
Detto - fatto : la notizia è stata subito riportata nei siti dei maggiori quotidiani europei, quali ad esempio Le Monde, Die Welt, El Mundo, Financial Times, ed altri.
Non voglio e non sono in grado di entrare nel merito della vicenda, ma arrestando Orsoni abbiamo confermato al mondo, per l'ennesima volta, l'equazione Italia = Repubblica delle banane .

Se volevamo farci una pessima pubblicità, ci siamo riusciti benissimo.
Alla faccia delle politiche per il turismo !

Forse sarebbe il caso di mettere i magistrati nelle condizioni di poter valutare l'opportunità o meno di procedere con l'arresto cautelare di chiunque facendo una sorta di calcolo costi-benefici.
Con la vicenda Orsoni infatti i benefici sono stati praticamente nulli, mentre i costi sono stati altissimi perchè abbiamo pagato con l'onorabilità di Venezia e del nostro paese.
E poi perchè gli arresti cautelari ? Reiterazione del reato ? Ma a Venezia non sono in corso elezioni ! Fuga dell'imputato ? Ma davvero Orsoni scapperebbe in Libano ? Dai, non scherziamo !
Forse per inquinamento delle prove ? Ma se c'erano elementi per arrestarlo significa che le prove erano già schiaccianti ! (voglio sperare) e quindi non c'era più nulla da inquinare.
Insomma, piuttosto che arrestare il Sindaco di Venezia, avrei preferito che venissero contrattate le sue dimissioni !
Tanto poi c'è sempre e comunque il processo.
Senza sconti per nessuno, ma senza figuracce per l'Italia.

lunedì 2 giugno 2014

Il finanziare George Soros scappa dalle banche USA

La notizia è stata confermata negli ultimi giorni di Maggio : il finanziere George Soros ha venduto le sue azioni di tre grandi banche americane (Citigroup, JP Morgan e Bank of America) ed ha rivolto i suoi investimenti alle miniere d'oro ed ai titoli tecnologici.
 Se lo dice lui......
E' la conferma di una fiducia calante dei grandi investitori nei confronti del sistema finanziario Usa, nonostante proprio l'oro di questi tempi abbia un andamento calante.


PS : Chi è George Soros ?
Ungherese, naturalizzato statiunintense, finanziere con un patrimonio stimato di circa 14 Miliardi di Dollari (Forbes 2010), il 16 settembre 1992 è giunto alla ribalta dei mezzi di informazione per aver guadagnato 1 miliardo di dollari "speculando" sulla Sterlina inglese, e , sempre lo stesso giorno, speculando sulla Lira italiana tanto da costringere l'allora governo a decretare l'usita dal sistema monetario europeo.
 Da allora è diventato famoso per le scommesse sui crolli del mercato azionario e in alcuni casi anche nel forzare i mercati a fallire per il proprio guadagno.
Alcuni mesi fa, Soros ha fatto notizia facendo uno scommessa in miliardi di dollari contro l’indice S&P 500. Al momento questo si è detto essere un segno di guai in vista per l’economia degli Stati Uniti, perchè Soros è sembrato aver avuto conoscenza anticipata degli incidenti occorsi nel mercato.
Come risultato di questa reputazione, gli investitori hanno cominciato a tenere d’occhio i suoi asset.



Fonti Internazionali
The Wall Street Journal -  Soros dumped banks, bought tech, gold miners in first quarter
IntelliHub - George Soros sells all shares of Citigroup, Bank of America and JP Morgan 

Fonti Europee ed Italiane
Ticinolive - George Soros vende le sue partecipazioni in Citigroup, Bank of America e JP Morgan
Iconicon.it - SOROS vende tutte le azioni di CITYGROUP, BANK OF AMERICA, JP MORGAN


La Germania ha il piano B per uscire dall'EURO

Intervenendo alla rassegna di idee "Pordenone pensa" il 29 Maggio scorso, Paolo Savona, economista di fama internazionale che ha svolto numerosi incarichi pubblici in Italia e all'estero tra cui, Ministro dell'industria durante il governo Ciampi, ha detto :

«Occorre avere un Piano A per stare nell’euro e un Piano B per uscirne. Occorre essere preparati e, per farlo, occorre stabilire nuove alleanze internazionali per fronteggiare l’attacco speculativo contro il debito pubblico e le imprese private.
La Germania lo sta già facendo, stringendo accordi industriali importanti con Russia e Cina. Da parte dell’Italia occorrerebbe un’azione di politica estera di tutela dagli attacchi speculativi che ci sarebbero contro una eventuale nuova lira italiana, seguendo proprio la strada della Germania. [...]
Stare nell’euro non è meno difficile di quanto sia uscirne. Se il costo per rimanervi è la perdita di quote importanti del nostro apparato produttivo e disoccupazione crescente, è chiaro che un piano B può diventare indispensabile».

Cogliendo l'occasione delle recenti elezioni europee ha poi continuato :

 «Certamente è maturata la coscienza che istituzioni come la Banca Centrale europea, lo stesso Parlamento europeo, la commissione europea di Bruxelles vadano riformate, diventino più democratiche e siano in grado di perseguire politiche diverse che non siano solo quelle della stabilità e dell’austerità ma anche dello sviluppo»

Infine, l’ex ministro ha inoltre rilanciato la sua proposta che il nuovo Parlamento europeo si adoperi per creare una vera identità per i cittadini Europei, attraverso l’istituzione di una Scuola comune in ogni ordine e grado «perché per fare l’Europa dobbiamo fare per prima cosa gli europei – ha concluso Savona – con insegnanti assunti sulla base del merito e gli studenti pronti a circolare liberamente».



Fonte dell'articolo
www.pordenonepensa.it 

domenica 1 giugno 2014

Gli USA scaricano sull'Europa le colpe dell'imminente Crac

Sono mesi che blog economici italiani ed internazionali stanno denunciano i grandissimi rischi che corre l'economia degli Stati Uniti a causa dell'eccessiva stampa di dollari da parte della Banca centrale americana, la FED, eppure nessun mezzo di informazione ufficiale ne dava importanza.
Ora finalmente anche i quotidiani italiani iniziano a parlarne.

E' il caso di questo articolo "Rischio nuovo crac - Gli USA hanno troppa liquidità", comparso nel quotidiano Italia Oggi il 30 Maggio, nel quale si denuncia la situazione di estrema pericolosità in cui si trova la borsa di Wall Street nella quale le strategie della Federal Reserve hanno creato una enorme bolla speculativa, che può esplodere da un momento all'altro.
Esplosione che potrebbe causare danni pesanti non solo agli speculatori (che ci interessano relativamente !!) ma soprattutto all'economia globale, come accaduto con il crac Lehman Brothers nel 2008.
Ma il bello deve ancora venire : invece che correre ai ripari, gli organi di governo Usa, stanno facendo pressioni sull'Europa affinchè si inizi anche qui a perseguire la stessa fallimentare strategia !
Piuttosto che ammettere di aver sbagliato, si vuole portare alla rovina anche il vecchio continente, nello stile "muoia Sansone con tutti i filistei".


Fortunatamente il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, per ora resiste al canto delle sirene americane.

Riusciranno gli europei ad avitare l'abbraccio mortale degli economisti di cui si è circondato il presidente Barack Obama ?