mercoledì 2 dicembre 2009

Fuori del Tempo

Tra le varie opinioni che ha espresso il grande teologo della chiesa Sant'Agostino, ce nè una molto interessante che riguarda Dio e il tempo.
Secondo Agostino, che scrisse le sue "confessioni" intorno al quarto secolo, dato che Dio è eterno non può aver creato il mondo "durante il tempo", ma con il tempo, ossia il mondo e il tempo sono stati creati assieme.
E' un ragionamento che a quel tempo poteva lasciare poco da dibattere, e poco se ne è dibattuto per i succssivi secoli, senonchè un ragazzo di Zurigo intorno al 1905 iniziò a ragionare circa lo spazio, il tempo e la velocità, e successivamente, nel 1915 arrivò a formulare la teoria della Relatività Generale, nella quale descriveva il funzionamento dell'intero universo.
Stiamo parlando di Albert Einstein, certamente il più grande scienziato di tutti i tempi, grazie al quale oggi possiamo dire e dimostrare che spazio e tempo fanno indissolubilmente del nostro universo, sono due ma sono un tutt'uno.
E Dio ?
E Dio, per chi ci crede, anche se lo chiama semplicemente "Creatore" o anche "Regista", del tempo non fa parte, ne è al di fuori.
Noi qui che ci affanniamo a capire cosa fare domani, o sperare che vada in un modo piuttosto che in un altro, mentre Lui è la che ci guarda, sapendo già del nostro passato, del nostro presente, e de nostro futuro.
Un vantaggio non da poco.

domenica 20 settembre 2009

Paura della morte

Giorni addietro per un viaggio di lavoro ho preso l'aereo, come mi è già capitato altre volte, ma questa era la prima volta che mi capitava di avere un prete seduto a fianco, con il suo breviario.
Mi ha fatto una certa impressione vederlo farsi il segno della croce prima del decollo, perchè mi sembra un segno di debolezza, o di poca fede.
A tutti può far paura la morte violenta, come quella che avviene durante un incidente, ma in ogni caso mi ha colto allo sprovvista vedere segnarsi un sacerdote, che in quel momento era sicuramente impaurito.
Il fatto che oggi gli aerei viaggino con la porta della cabina di pilotaggio chiusa è sicuramente meno rilassante per i passeggeri; la porta aperta dava al volo un che di ambiente familiare, e portava sicuramente un po' di serenità nei passeggeri, ma dopo l'attentato alle torri gemelle questo elemento calmante per i passeggeri l'abbiamo purtroppo perso.
Sto comunque divagando, visto che non volevo scrivere questo post per parlare dell'ansia dei passeggeri negli aerei, ma volevo parlare della paura della morte.
Dunque la morte è una cosa normale, che fa parte della vita, e l'uomo di fede non dovrebbe averne paura, invece anche dalle più alte cariche del clero romano vediamo messaggi che parlano di vita ad ogni costo, anche per i malati terminali.
Staccare la spina di un uomo in stato vegetativo è considerato alla pari di un omicidio, e la vita, dicono, deve essere preservata con ogni mezzo.
Ma se al tempo di Gesù Cristo la vita media arrivava si e no a trent'anni, per quale motivo dobbiamo "scannarci" per malati di oltre cinquanta, magari in stato vegetativo da un decennio ?
Le macchine per il mantenimento in vita sono state inventate dall'uomo, e come tali vanno considerate; non ci sono state fornite da Dio quali corredo per la vita.
Forse tutta questa paura della morte che arriva da tanti vescovi, cardinali e teologi e alti prelati deriva dalla loro poca fede, o dalla loro poca rettitudine.
L'uomo onesto non ha paura della morte.

venerdì 21 agosto 2009

Steve Jobs - Forza!

Essere l'uomo più ricco al cimitero non ha alcuna importanza per me... Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso... questo ha importanza per me.
(Steve Jobs - Wall Street Journal, 1993)

Carissimo Steve,
So che è da un lungo periodo che la salute non ti è favorevole.
Oggi ho citato questa tua frase, con la quale si potrebbero fare tanti discorsi più o meno filosofici.
Aggiungo solamente che la condivido al 100%, e ti invidio perchè vorrei averla scritta io.
Ti ricordo fin dai primi anni '80, quando mio padre portò a casa il computer Apple IIe con il quale ho fatto tante cose.
Grazie quindi per quello che ha fatto per tutti.
Ti faccio i miei migliori auguri.

lunedì 17 agosto 2009

Perche' l'universo ?

L'origine dell'universo risale a circa 13 miliardi di anni fa, quando la grande esplosione, detta "Big Bang" ne cominciò l'espansione.
Quella del Big Bang, da quanto leggo, non è più una teoria, ma una realtà dimostrata da tanti tasselli, che si incastrano ogniuno con l'altro in modo perfetto, per cui è una realtà assodata.
Il BigBang ha avuto, nella storia della scienza, anche vari antagonisti, ma le prove che sono poi via via emerse dalle ricerche astronomiche lo hanno invece sempre più confermato.
Dietro il Big Bang, comunque, c'è un grande mistero : com'è possibile che una grande esplosione, immensa e inimmaginabile, sia risultata così "bilanciata" da consentire la formazione dell'attuale universo ?
Il BigBang, infatti non ha avuto una forza "qualsiasi", ma una ben precisa energia, diversamente dalla quale l'universo non si sarebbe potuto formare.
Quel "giorno" avvenne tutto come se qui sulla terra si volesse sparare un proiettile con un cannone con l'intenzione di farlo stare in orbita.
Troppa spinta, e il proiettile si perde nello spazio infinito, mentre troppa poca spinta cuaserebbe la sua ricaduta sulla terra; un'impresa quasi impossibile.
Questo tra l'altro è ben diverso da quanto accade nel lanciare un satellite nello spazio, dove il pilota può, in vista di eventuali errori, regolare i motori o l'inclinazione della traiettoria, ossia può apportare delle correzioni.
Nel caso del Big Bang che ha dato origine al nostro universo, invece, tutto è stato perfetto fin dal primissimo istante, e dopo 13 miliardi di anni non è emersa alcuna inperfezione.
Se infatti l'esplosione fosse stata appena un po' più forte, le particelle primordiali si sarebbero disperse nell'universo per sempre, senza la possibilità di aggregarsi per formare le stelle.
Se invece il Big Bang fosse stato appena un po' più debole, tutto sarebbe ricaduto rapidamente su sè stesso a causa della gravità, come il proiettile che ricade a terra.
Tralasciando l'inspiegabile origine dell'energia che ha scaturito lo stesso BigBang (nessuno sa nè tenta di spiegare da dove sia venuta fuori), ma il problema tecnico "inspiegabile" è proprio la precisione di questa esplosione.
Tanti dicono che è tutto frutto del caso, ma l'uomo intelligente sa che la casualità troppo perfetta non esiste, e come sempre si insinua che ci sia qualcosa "dietro".
L'uomo di fede risponde, che "il caso è il nome di Dio quando agisce in incognito", ma l'uomo di scienza non può rispondere a queste domande.
Nessuno di noi era presente quel giorno per capire esattamente com'è andata, ma gli elementi che abbiamo sono tali da insinuare in noi il sospetto che c'è lo zampino di qualcuno.
Accettare le presenza di questo pilota, o regista, è possibile, ma richiede un grande sacrificio :
dobbiamo cancellare in noi la presuntuosa idea che l'uomo sia l'essere più potente ed intelligente dell'universo.