domenica 26 aprile 2015

I nuovi schiavi

Europa e Italia hanno bisogno di lavoratori a basso costo da sfruttare e schiavizzare :
ECCOLI PRONTI IN ARRIVO

"Terraingiusta", il dossier che svela lo sfruttamento dietro il made in Italy


Dimenticavo : c'è anche l'approvazione dell'ONU
 

Ban Ki-moon: “Sbagliato colpire i barconi in Libia, aiutiamo i profughi”

Intervistato da La Stampa, il segretario generale delle Nazioni Unite ribadisce: non esiste una soluzione militare
http://www.today.it/rassegna/onu-bombardare-barconi-profughi.html



Approfondimenti

Braccianti stranieri: lavoro grigio e caporali


sabato 25 aprile 2015

Come distruggere il mondo negando le nostre origini

MEMORIA E RICORDO di Ulderico Bernardi

Memoria e Ricordo

La dimenticanza, ammoniva Niccolò Tommaseo, perde i popoli e le nazioni, perché le nazioni altro non sono che memoria. Una riflessione profonda, questa del grande dalmata, che tanto ha dato alla formazione di una coscienza nazionale, proprio perché vissuto a contatto con una cultura diversa dalla sua. Avesse sotto gli occhi l’Italia contemporanea, con la sua fragile identità collettiva, troverebbe triste conferma all’intuizione. Non a caso si celebrano nel nostro Paese due giornate dedicate alla memoria e al ricordo per cercare di scuotere gli animi degli italiani, e di promuovere a nuova consapevolezza del nostro essere nazione. Vale sempre la pena di stimolare le coscienze. Specie dei più giovani, aggrediti da uno dei peggiori mali che affliggano la società odierna: la destoricizzazione. Cioè il distogliere la mente dal passato. Facendo credere che solo il presente ha valore. Che il futuro non ha bisogno di sostenersi sulle spalle delle generazioni precedenti. Un delitto culturale, perché in questo modo si cancella ogni possibilità di cogliere gli infiniti sforzi che uomini e donne d’altri tempi hanno compiuto per farci approdare a una certa condizione di conoscenza e di benessere economico. Un fine dissennato, perché mira a distruggere l’idea stessa dell’Origine. Con una visione che rimuove la visione del Creatore, e il valore della continuità su cui fonda l’amore per l’Altro.
Il Maligno in ogni epoca si è presentato con nomi e volti inediti, ma con l’immutata volontà di seminare tra gli uomini l’odio. Se l’umanità ha un senso, questo sta nella sua diversità. Nei modi con cui ciascun popolo sulla Terra ha cercato di soddisfare le sue necessità primarie applicando l’intelligenza al proprio ambiente. Ne sono nate lingue, architetture, abbigliamenti, cucine, e modi per esprimere il rapporto con il Cielo. Nei millenni, la curiosità di conoscere queste tante forme è stata lo stimolo che ha mosso i passi dei mercanti, degli esploratori, dei missionari, dei navigatori sugli oceani sconosciuti. Il mondo è cresciuto grazie a questo allargamento di conoscenza. Ma l’insidia del male ha accompagnato sempre questi avanzamenti. E ha portato stragi, razzie, schiavitù. Magari camuffandosi da ideologia del progresso.
Di molti orrori si è perso perfino il ricordo. Eppure la memoria del Novecento è qui, ancora prossima a noi. Un secolo di genocidi. In nome dell’uomo nuovo, della razza perfetta, del cittadino emancipato dalle catene della Legge eterna, si è ucciso, si è tentato di distruggere interi popoli, ci si è sparato addosso fra appartenenti a una stessa nazione. Non solo nelle guerre, ma nelle persecuzioni etniche, nelle pratiche di dominio e in tante altre forme. Bisogna ricordare i milioni e milioni di morti della prima e della seconda guerra mondiale, che hanno avuto il tristissimo seguito del genocidio degli Armeni, delle stragi di contadini ucraini morti per fame in nome della collettivizzazione forzata della terra, dei massacri nella guerra civile spagnola, dei gulag nella gelida Siberia, dei lager in ogni luogo occupato da Hitler, dell’Olocausto di Ebrei e Rom, delle foibe carsiche, dell’affogamento in mare e delle deportazioni per Istriani, Giuliani e Dalmati, delle violenze sulle donne tedesche profughe dai Sudeti, degli eccidi post bellici in Emilia, nella Lombardia e nel Veneto per mano partigiana. Solo per ricordare una parte di quanto avvenuto in Europa e nel Vicino Oriente.
L’Italia, in particolare, nella sua recente unità, in solo un secolo e mezzo ha conosciuto almeno quattro esperienze di morte data da italiani ad altri italiani. Nel 1860, con l’uccisione dei soldati delle Due Sicilie, vittime sul campo e negli assedi delle fortezze di Gaeta e Messina, da parte di garibaldini e piemontesi. Nel 1866, a Lissa, in uno scontro navale che ha visto veneti, istriani, triestini, dalmati, sotto bandiera austriaca affondare navi italiane governate da equipaggi liguri, toscani, laziali, napoletani, e viceversa. Nel 1920, a Fiume, soldati nazionali sparare sui legionari di D’Annunzio, a loro volta pronti nel rispondere al fuoco. Negli anni del conflitto soldati e delatori italiani consegnare nelle mani dei nazisti tedeschi donne, uomini e bambini italiani di religione ebraica. E in quelli successivi all’8 settembre 1943, fino alla fine della guerra e oltre, giovani della Repubblica Sociale e giovani resistenti accanirsi gli uni contro gli altri.
Forse, l’avere rifiutato, in nome della retorica nazionalista o dell’ideologia di partito, un’onesta riflessione storica su questi fatti ha reso l’Italia contemporanea scarsamente orgogliosa della sua unità, impoverendo il consenso collettivo piuttosto che irrobustendo la volontà di andare oltre. Meditare e conoscere tutto questo, con l’occasione delle giornate della memoria e del ricordo, dovrebbe avere il significato di prepararsi ad affrontare le tensioni che l’incontro fra tante culture del mondo, conseguenti ai processi di mondializzazione, certamente è destinato a produrre. Per procedere, infine, verso un comune ideale di benessere comunitario, fondato su valori umanitari e perenni.
Ulderico Bernardi


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Italia Unita del sociologo Ulderico Bernardi

domenica 19 aprile 2015

Prima o poi ci scappa il morto

Come dice la legge di Murphy, "Lasciate a se stesse, le cose tendono ad andare di male in peggio".
E' quello che da anni sta succedendo con i poveracci che dall'Africa migrano verso l'Europa, usando dei barconi che a malapena si tengono a galla.
Prima o poi a sfidare la sorte ci scappa il morto. 
C'è scappato già decine di volte. Anzi, ormai centinaia.
Forse migliaia.

A quanti morti vogliono arrivare a Bruxelles prima di decidere uno straccio di politica unitaria per contrastare gli scafisti ?
Quanti morti servono per far ammettere ai nostri politici che le strategie usate finora sono completamente sbagliate ?
Sono passati svariati governi e nulla è stato fatto per contrastare il fenomeno. Per contro nelle nostre città si è visto un vertiginoso aumento della criminalità e dello spaccio di droga.
Che cosa abbiamo offerto a tutti coloro che arrivavano in Italia, oltre ad un giubbotto di salvataggio ? Nei piani del governo, come si dovevano procurare da mangiare e da dormire tutti questi immigrati ?
Forse oggi c'è l'occasione per prendere delle vere decisioni.
Speriamo che i politici sappiano prendere quelle giuste.


venerdì 17 aprile 2015

Aiutini di Stato alla banca "del PD"


Il governo di Matteo Renzi è sempre più impegnato nel tentativo di salvataggio della Banca Monte dei Paschi di Siena. 
Ieri con le banche popolari, oggi con Poste Italiane (e con i soldi di chi ?).

Riassunto delle puntate precedenti
Qualche settimana fa, su questo blog ne avevamo già parlato il governo ha obbligato le banche popolari a trasformasi in SpA, emettendo un decreto urgente..... ma quale urgenza ?
Appunto, non c'era nessuna urgenza di riformare le banche popolari; l'intento era solo di aiutare MPS e Carige ad aggregarsi, per evitare il baratro nella quale sono cadute grazie ad errori da parte di chi le ha governate.
Ma siccome sono banche governate dagli enti (le province e le regioni) del PD, è necessario salvarle quanto prima possibile, altrimenti.... si perdono un mucchio di voti.

Ma ecco la novità di questa settimana
Di tante operazioni "finanziarie" che poteva fare Poste Italiane, ecco che si decide di acquistare parte del pacchetto azionario di una società facente capo, guarda che strano, proprio a Banca Monte dei Paschi.
Ma davvero era il miglior investimento fattibile in Italia ?Mah.. forse.
Fatto sta che proprio in questi giorni MPS deve chiedere soldi ai propri azionisti, per ridurre le perdite e uscire dalla possibile bancarotta che la Banca Centrale Europea ha già intravisto.

Che ideona, facciamolo con i soldi degli altri. 
Questa volta toccano i soldi dei risparmiatori di Poste Italiane, domani a chi toccherà ?



Link Utili
[Il sussidiario.net]  MPS-Anima a Poste Italiane il nuovo aiutino di Stato alla banca del Pd
[Il fatto quotidiano] Poste 210 milioni monte paschi per 10 risparmio gestito anima
[La Repubblica]  Le Poste scommettono sulla finanza: 200 milioni a Mps per il pacchetto di Anima

giovedì 16 aprile 2015

Caro Renzi, ma ci pendi in giro ?

Il nostro caro Matteo è un bravissimo attore.
Alle conferenze stampa inietta a tutto il paese una buona dose di ottimismo, invece.... nella realtà predispone per il futuro una manovra economica di lacrime e sangue.
Ci presenta uno zuccherino per il 2015 ma ci nasconde la mazzata che arriverà per il 2016.
Dite di no ? Eppure basta guardare il tanto osannato Documento di Economia e Finanza, dove ho visto numeri che mi hanno fatto rabbrividire.
Mentre i giornali parlano del ritrovamento, tra le righe del bilancio, di un "tesoretto" di svariati miliardi, che magari per prendere voti verrà agginto ai famigerati 80 Euro, io ho trovato che il Ministero dell'Economia prevede per il 2016 un sostanzioso aumento delle tasse .
La pressione fiscale infatti salirà dal 43 % al 44%, e invece di esserci risparmi e minori spese, si prevede di aumentare le uscite della macchina statale.
Ma come, l'enorme debito pubblico ci costerà meno per via del calo dei tassi di interesse e per via dei "favori" che ci sta facendo Mario Draghi, e noi continuiamo ad aumentare la voragine delle spese pubbliche ?
Ma come, ci presentate la carota di un'economia florida, senza nuove tasse, e ci nascondete il bastone previsto per il 2016 ?

Ma ci prendete in giro o cosa ?


Ps : per chi non ci crede, non serve sogliare centinaia di pagine, basta guardare Pagina 40 di questo PDF :  Analisi e tendenze della finanza pubblica 2015

Per chi non ha tempo, riepilogo in breve
- Spesa pubblica 2014  -   826 Miliardi di Euro
- Spesa pubblica 2015  -   827 Miliardi di Euro
- Spesa pubblica 2016  -   842 Miliardi di Euro
Aumento delle spese dello Stato :     + 16 Miliardi di Euro

- Entrate Tributarie 2014    -   777 Miliardi di Euro
- Entrate Tributarie 2015    -   785 Miliardi di Euro
- Entrate Tributarie 2016    -   818 Miliardi di Euro
Aumento delle tasse :     + 41 Miliardi di Euro

A proposito di tasse, nel 2014 il gettito Imu-Tasi sulla prima casa è stato pari a 3,5 miliardi di euro.
Quali e quante tasse dovrà inventarsi il governo per incassare 41 Miliardi ??

Post Post Scriptum : perchè intestardirsi a restare nell'Euro ?

domenica 12 aprile 2015

UOMO SVEGLIATI !

Prima Puntata - Il giocatore di borsa

Carissimo trader, oggi scrivo per te, per cercare di svegliarti dal mondo surreale in cui ti trovi, un mondo fatto di videoterminali e di soldi virtuali, un mondo di frenesia e di brividi, un mondo di rischi e di mordi e fuggi , un mondo nel quale sei immerso e che ti travolge senza darti la possibilità di pensare, di chiederti qual'è il tuo ruolo, quale scopo ha il tuo lavoro.
Io invece sono qui proprio per chiederti di fermarti un attimo e riflettere, per guardare le piazze affari del mondo in modo distaccato, da Wall Street a Milano, da Londra a Tokyo, luoghi che frequenti quotidianamente semplicemente con un tocco sulla tua tastiera o sul tuo smartphone, ma che forse non hai mai guardato da un'altra angolazione.
Se ti fermassi anche solo per un momento, potresti vedere i tuoi clienti, i tuoi padroni, i tuoi Michael Douglas/Gordon Gekko, che non fanno altro che spremerti per avere più soldi dei tanti che già hanno.
E poi ti renderesti conto che anche tu sei una pedina, una foglia al vento dei grandi investitori che fanno il bello e cattivo tempo nei mercati finanziari, che generano tempeste perfette mentre tu puoi difenderti al massimo con un ombrellino tascabile. Non è schiavitù questa ?
Ma fermandoti un istante, soprattutto vedresti la cosa più importante, la cosa che ti differenzia da tante persone che investono tempo e denaro nel proprio lavoro : vedresti che il tuo mestiere non crea nulla. Le tue belle borse non creano nessuna nuova industria, nessun nuovo commercio, nessun nuovo prodotto, e soprattutto nessun posto di lavoro.
Si, ma c'è l'indotto -- dicono alcuni per cercare di giustificarsi -- ci sono i risultati delle aziende nelle quali investiamo. Ma sono solo scusanti. Altrimenti perchè in queste aziende non ci mettete la faccia ? Perché non ci entrate personalmente ? 
Diciamo le cose come sono: il valore sociale del trader è pari a zero. La cescita economica tanto osannata dai governi non è certo merito dei mercati finanziari, e la riprova si legge sui giornali di questi giorni, visto che di crescita non ce n'è nemmeno l'ombra, mentre gli indicatori di borsa sono alle stelle.
I cosiddetti "mercati" sono luoghi dove si cercano solo di arraffare più soldi possibili, ma causando di riflesso povertà nel resto del mondo. Gli svantaggi, in poche parole, superano enormemente i vantaggi. Il rapporto costi-benefici è totalmente sconvolto; forse si dovrebbe chiamarlo rapporto danni-benefici. Un po' come certi prodotti inquinanti, che in fin dei conti non comportano alcun vantaggio.

Forse a tutto ciò non ci avevi mai pensato perchè ti sei sempre ispirato ai magnati della finanza.
E' allora giunto il momento di guardarli bene : per quali meriti hanno tutto il patrimonio che possiedono ? Qualche progresso hanno portato all'umanità ? Non hai notato che anche senza di loro la vita sarebbe continuata senza alcuna differenza ? Questi non sono imprenditori, sono investitori: è una cosa differente, enormemente differente. Adesso la vedremo dal punto di vista fiscale e sarà lampante.

Torniamo di nuovo a te, al fermarsi a guardare il tuo mondo dorato : hai visto che vivi in un'oasi di vantaggi fiscali ?  Non ci credi ? Prova a fare il conto della serva.
Ogni qualvolta acquisti i prodotti finanziari di cui ti occupi (Azioni, Obbligazioni, Titoli di stato, ecc), non paghi la famigerata IVA che tutti i mortali pagano anche quando vanno a prendere il pane e il latte. Qualche stato del mondo ha avuto il coraggio di applicare una tassa sulle transazioni finanziarie, ma sono importi ridicoli, in genere inferiori allo 0,5 %.
Nel frattempo il panettiere, l'idraulico, il falegname, l'impresario e tanti altri, l'IVA la pagano subito appena acquistano i materiali necessari per il loro lavoro. E fino a che la merce rimane nel loro magazzino, l'IVA resta allo stato e non possono “scaricarla”. Tu invece non paghi quasi nulla.
Ti sei mai chiesto come mai godi di questo enorme favore ? Eppure tu, rispetto ai classici imprenditori, non crei posti di lavoro, non assumi maestranze, non acquisti prodotti, non fai girare l'economia.
Al contrario, chi investe impiantando una nuova impresa, costruendo un nuovo capannone, assumendo lavoratori, acquistando macchinari e materie prime, lascia subito una parte del suo “capitale” allo Stato. Contributi previdenziali, Imposte di registro, oneri di urbanizzazione, Ecc..
E paga a prescindere da come andrà la sua nuova impresa. Se l'impresa sarà in perdita, le tasse comunque non le avrà indietro.
Certo, anche tu in borsa ci puoi perdere, ma rispetto agli altri non avrai mai nessuna “perdita” in tasse.
Hai capito adesso la diversità tra imprenditore e investitore ?

A proposito, un'ultima cosa : ti sei mai chiesto come mai più le nazioni sono ricche e meno i politici parlano di tassare le transizioni finanziarie ?
Io il motivo non lo conosco, ma deve pur esserci.