sabato 21 maggio 2016

Il lento disastro delle banche italiane

In un grafico disarmante, il lento e inesorabile "riempimento" di titoli di stato in pancia alle banche italiane, iniziato da Mario Monti nel 2011, per difendere lo stato (ma non doveva pensarci la BCE ?).
Adesso non possiamo nemmeno ripudiare il debito, perché altrimenti i nostri conti vanno a zero, e .... addio stipendio.



Fonte  : infodata - Il sole 24 Ore (10 Maggio 2016)

domenica 15 maggio 2016

Italia di male in peggio

Chi governa non guarda i dati. Eppure sono lampanti.

I nostri conti correnti, nelle banche italiane, sono drogati di debito pubblico

Debito pubblico italiano (BOT, CCT, BTP emessi), nessun governo lo ha fatto calare

Indebitamento delle banche italiane : peggio di Burundi, Afghanistan, Romania, ecc..


Lo sfracello dell'economia italiana dopo la crisi Lehman Brothers

da Scenari Economici.it


La tragedia dell’industria italiana in un’immagine, e i colpevoli: euro e Monti



Link Utili
http://www.ilgrandebluff.info/2016/04/31-ottobre-2019-default-dellitalia-m-t.html
http://www.vincitorievinti.com/2016/05/grafico-del-giorno-le-sofferenze.html
http://www.rischiocalcolato.it/2015/12/banche-sicure-come-sceglierle-precisazione.html
http://scenarieconomici.it/il-trio-sciagura-monti-letta-e-renzi-e-lesplosione-del-debito-pubblico/



sabato 7 maggio 2016

Guarda guarda da dove arriva la globalizzazione

Per capire certe cose di oggi, è necessario tornare indietro nel tempo, addirittura ad un tempo in cui a New York si recitavano delle vere e proprie "messe nere".
Non ci credete ? Sentite qua :

Il generale britannico J.F.C. Fuller, scomparso nel 1966 [Link Wikipedia], geniale innovatore della guerra corazzata, ha combattuto la Germania nella prima e nella seconda guerra mondiale. Avversario, ma leale. 
In un cruciale capitolo della sua opera principale, "Storia militare del mondo occidentale" delineò brevemente le ragioni dell'energica rinascita economica della Germania sotto il Terzo Reich
Scrive Fuller :
“La prosperità della finanza internazionale dipende dall’emissione di prestiti a nazioni in difficoltà. L’economia di Hitler significava la sua rovina. Se gli fosse stato permesso di completarla con successo, altre nazioni avrebbero certo seguito il suo esempio, e sarebbe venuto il momento in cui tutti gli Stati senza riserve auree si sarebbero scambiati beni contro beni (…)
i finanzieri avrebbero dovuto chiudere bottega"
QUESTA E' INCREDIBILE......
MA GLI ECONOMISTI NON IMPARANO DALLA STORIA ????
MA LE UNIVERSITA' INSEGNANO SOLO L'ECONOMIA CHE FA COMODO AI BANCHIERI ???
... ANDIAMO AVANTI...
“Questa pistola finanziaria era puntata alla tempia, in modo particolare, degli Stati Uniti, i quali detenevano il grosso delle riserve auree mondiali, e perché loro sistema di produzione di massa esigeva l’esportazione del 10% circa dei loro prodotti per evitare la disoccupazione”. ”.
AAAAAA... ECCO PERCHE' GLI USA SONO SCESI IN GUERRA CONTRO HITLER...
Prosegue Fuller
“sei mesi dopo che Hitler divenne cancelliere, Samuel Untermeyer,un ricco procuratore di New York, proclamò una ‘guerra santa’ contro il nazionalsocialismo e ordinò il boicottaggio sui beni, trasporti e servizi tedeschi”.
Fuller allude qui ad un evento preciso, che ebbe luogo al Madison Square Garden il 6 settembre 1933: qui la comunità giudaica americana celebrò il vero e proprio rito di morte e maledizione dello “cherem”, o scomunica maggiore.
“Furono accesi due ceri neri e si soffiò tre volte nello shofar [il corno d’ariete] mentre il rabbino B.A. Mendelson pronunciava la formula: a partire da oggi,ci asterremo da qualunque commercio di materie prime provenienti dalla Germania…la validità di tale decisione durerà fino alla fine di Hitler; allora il cherem avrà la nostra benedizione (Jewish Daily Bulletin, New York, 6 gennaio 1935).
AVETE CAPITO BENE : A NEW YORK MESSE NERE CONTRO HITLER PERCHE' DANNEGGIAVA I BANCHIERI AMERICANI !!!!
Samuel Untermeyer, rampollo di una famiglia bancaria d’affari ed alto esponente del B’nai B’rith, ripeterà questa cerimonia il 5 gennaio 1935, “a nome di tutti gli ebrei, massoni e cristiani”.
HITLER NON PAGAVA E QUESTI GLI HANNO FATTO LA.... FATTURA !!!

Fuller pare aver compreso perfettamente la frode fondamentale, il meccanismo per cui la finanzia estrae il suo tributo perpetuo dal lavoro umano. Infatti scrive: "Hitler era convinto che, finché durava il sistema monetario internazionale [...], una nazione, accaparrando l'oro, poteva imporre la propria volontà alle nazioni cui l'oro mancava. Bastava prosciugare le loro riserve di scambio, per costringerle ad accettare prestiti ad interesse, sì da distribuire la loro ricchezza e la loro produzione ai prestatori".

In ogni caso, la comunità ebraico-finanziaria non trascurò di mettere in atto anche misure più concrete.
E' certo che anche il finanziere Bernard Baruch si allarmò del sistema di scambi internazionali diretti di merci, non mediati da trasferimenti monetari, messo in attività da Hitler. In un colloquio che ebbe nel settembre 1939 col presidente Roosevelt, Baruch raccomandò di "tenere i nostri prezzi bassi per conservarci i clienti delle nazioni belligeranti. In questo modo, il sistema di baratto tedesco sarà distrutto".
Non bastò, e si dovette ricorrere alla guerra. 
Il potere di Bernard Baruch nel lanciare gli Stati Uniti nel conflitto anti-tedesco non può essere sottovalutato da chi ne conosce le gesta. Acquirente primario del debito pubblico americano -- ossia di fatto membro del ristretto gruppo di banchieri che emettono la moneta Usa indebitandone il Paese -- Baruch divenne, in forza di tale veste, il "consigliere di sei presidenti", da Woodrow Wilson (1912) ad Eisenhower (1950). Fu lui che convinse il presidente Wilson a far entrare l'America nella Grande Guerra; soprattutto, lo convinse che lo sforzo bellico necessitava di un organo onnipotente di pianificazione della produzione industriale; e che quell'organo supremo doveva essere guidato da "un uomo solo". 
Quell'uomo era lui, Baruch.
Insomma, Baruch instaurò -- nel bel mezzo della "democrazia americana", in un clima politico e culturale totalmente diverso da quello dell'Europa dell'Est - il sistema di pianificazione socialista dell'economia, perfettamente simile a quello che stava nascendo in Russia. Completo (come poi in Unione Sovietica) di censura sulla stampa e razionamento alimentare.

Il sistema fu ripetuto, sempre grazie ai consigli che Baruch diede al presidente F. D. Roosevelt, anche nella guerra contro Hitler: l'organo pianificatore si chiamò War Production Board ed ebbe a capo una creatura di Baruch, Harry Hopkins.

In fondo, per i banchieri, liberismo o socialismo non fanno differenza: purché siano loro a controllarli e a profittarne. 

Link utili da dove sono tratti gli scritti qui riportati :

giovedì 5 maggio 2016

Le risorse della terra sono di tutti


L'altra sera mia moglie stava guardando in TV un film che raccontava la storia di un politico americano degli anni '30 intento a candidarsi al posto di governatore dello stato della Loiusiana.
Il tutto per risolvere i problemi della popolazione più debole che in quegli anni mancava di tantissime cose.
Io ero in divano con il mio PC ma ogni tanto tra un blog e l'altro riuscivo a trovare il tempo di dare un'occhiata alla TV e soprattutto cercare di capire come mai avesse valso la pena fare quel film.
E' stato proprio in una di queste pause, ascoltando alcune cose dette dal protagonista, interpretato da Sean Penn, ho capito una cosa che riguarda noi tutti.
Premetto che il tema del dialogo erano i ricchi petrolieri locali che non contribuivano in alcun modo al benessere della collettività. Ma il problema evidenziato non erano gli aspetti fiscali.
Sull'estrazione delle risorse sotterranee c'è infatti un fattore molto più importante sul quale bisogna pensare : lo spazio occupato, o meglio lo spazio produttivo.
L'estrazione di gas o il petrolio infatti non è una classica attività industriale che fiorisce perchè dentro i suoi "capannoni" ci sono uomini e mezzi al lavoro; l'attività estrattiva cioè non è limitata allo spazio occupato dalla piattaforma o dal pozzo petrolifero, ma funziona attingendo ad un bacino sotterraneo di immense dimensioni, che esula dal quadratino di terra o di mare sul quale insiste.
Tanto per fare un paragone, direi che il minatore non è confrontabile con il contadino.
Chi cerca materie prime occupa spazi via via crescenti man mano che prosegue con la ricerca di nuovi minerali. Al contrario chi coltiva la terra sta sul proprio appezzamento vita natural durante, senza invadere spazi altrui.
Gas e Petrolio che stanno nel sottosuolo, invece, occupano spazi chilometrici che nulla hanno a che fare con il ritrovamento di un grammo d'oro o di una pietra preziosa.Questo non significa che il minatore-petroliere deve lavorare gratis, ma significa solamente che la sua attività non fa altro che portare alla luce beni che sono di tutti come l'acqua e l'aria.
Non mi sento di dire che il petrolio estratto è del petroliere, ma posso dire che è frutto del suo lavoro.
Occupare 100 metri quadrati e poi rivendicare il diritto di accaparrarsi tutto quello che c'è su di un'area vasta qualche chilometro quadrato, mi sembra un tantino da esagerato.
Forse il concetto di diritto di sfruttamento andrebbe un tantino ripensato.