venerdì 18 marzo 2022

Lettera di un bambino a Dio


Caro Signor Dio,

è da tanto tempo che ti voglio scrivere questa lettera, perché c'è una cosa che proprio non riesco a capire, una cosa che proprio non mi va giù e che ti voglio chiedere.

Ma perché hai scelto proprio il pianeta terra come luogo dove combattere la tua guerra contro il diavolo?

Ci hai dato questo bellissimo pianeta dove vivere, dove per noi umani ci sono tantissime cose belle da fare, ma lo usi anche come terreno di battaglia per lottare contro Lucifero.

Lo so che contro colui che ti ha tradito e che insegna solo a dire bugie bisogna lottare, ma non sarebbe proprio una guerra nostra. Questa è la tua guerra. Si, si, noi ti diamo anche una mano, ma le battaglie più grosse andatele a fare su posti dove non c'è il rischio di coinvolgere nessuno.

Marte o Venere non potrebbero andare bene? Qui se fate scoppiare un vulcano, tutte le persone che ci abitano vicino restano senza casa. Lì invece, su quei pianeti, c'è tutto lo spazio che volete e non c'è il rischio di distruggere niente.

Qui se fate scoppiare delle bombe muoiono un sacco di persone, e c'è chi resta senza mamma o senza papà o senza una sorella, mentre in quei pianeti disabitati nessuno morirebbe.

Qui se fate piovere un uragano si allagano tutte le campagne e muoiono le mucche e le galline e tutti i campi sono rovinati e non si può mangiare niente.

Là invece non c'è terra da coltivare e anche se piove troppo non c'è un raccolto che si rovina.

Lì se volete giocare coi carri armati potete farlo senza il rischio di far scoppiare una casa e senza che possa morire un mio amico. Se invece lo fate qui, muore il mio amico e anche sua mamma e della casa non resta quasi niente.

Qui noi possiamo fare battaglie molto piccole, altrimenti il pianeta terra si rovina tutto e noi qui ci viviamo: non possiamo fare una guerra che poi non ci resta più niente da mangiare e neanche un tetto dove stare.

Signor Dio, è vero che qui ci sono molti uomini che hanno deciso di stare dalla parte del diavolo, ma noi di loro possiamo anche farne a meno, quelli puoi darglieli a lui. Qui si vivrebbe molto meglio senza quelli, perché rompono tutto, anche le famiglie.

Signor Dio, qui con la vostra battaglia in corso non so più cosa fare. Non c'é un domani da pensare ma si possono immaginare solo cose brutte. Qualcuno dice che stando con te vinceremo, ma come si può vincere se perdo tutti quelli che mi stanno attorno? 

La vittoria c'è se tutto il nostro esercito vince. Invece mi sembra che il nostro-tuo esercito sta contando tantissimi che cadono nelle mani del nemico.

Mi hanno insegnato che il sig. Pirro un giorno vinse una battaglia importante contro i romani, ma il suo esercito aveva avuto così tanti morti che era come se l'aveva persa. Anzi, poco tempo dopo perse tutta la guerra e dovette scappare a casa.

Qui invece sarebbe ancora peggio, perché con la guerra non rimarrebbe nemmeno una casa dove tornare e non ci sarebbe nemmeno l'acqua pulita da bere.

Ecco Signor Dio, io la guerra come quella del sig. Pirro proprio non la voglio.

Qui noi, Signor Dio, volevamo solo vivere.

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