giovedì 5 febbraio 2015

Matteo, questa volta hai proprio sbagliato

Carissimo Matteo, questa volta hai proprio sbagliato.
Dovevi dedicarti ai cittadini, ai pensionati, alle famiglie, agli studenti, agli operai.... invece eccoti cadere sulle banche.

E così mi firmi un bel decreto, travestito da riforma, ma scritto per salvare due banche sull'orlo della bancarotta, guardacaso controllate proprio da province in mano al tuo partito, il PD.
Quali banche ? Ma lo sanno tutti che in Italia ci sono solo due banche messe proprio male, due banche che si trovano in due regioni rosse e in due province rossissime, una è Genova e l'altra e Siena.Occorre aggiungere altro ?
Ma, qualcuno sussurra, si tratta di un decreto di riforma delle banche popolari....
A questo io rispondo:  le banche popolari saranno certamente da riformare, ma che urgenza c'era di fare un decreto, e per giunta a sorpresa ?
Nessuna.
Queste banche, infatti, non sono sull'orlo del fallimento, tantomeno in procinto di essere abbandonate dai correntisti.
Di tante riforme da fare, questa non era certamente tra quelle urgenti, e soprattutto non è tra quelle che possono rilanciare i consumi, i posti di lavoro, le pensioni minime, ecc.ecc....
Inutile fare tanti giri di parole : al PD c'è apprensione perchè con la gestione dissennata che hanno avuto queste due banche, il "fallimento" è alle porte, se non assicurato. E dietro un crack del genere oltre alle banche rischia di venire giù anche il PD.
Così, invece di mandare a casa gli incompetenti, e fare spezzatino delle banche da rottamare, si sceglie di abolire il voto capitario nelle Banche Popolari, che funzionavano nella media, per fonderle con le banche in bancarotta.
Un bel decreto salva banche e salva PD.
No, carissimo Matteo, proprio non sono d'accordo.
Hai negato quello per cui ti sei presentato nell'agone politico.
Ti sei dedicato ai poteri deboli (altro che poteri forti : questi sono incapaci che hanno bisogno di aiuto per uscirne; di forte hanno solo la paura), tralasciando i tuoi elettori, tralasciando i tuoi cittadini, tralasciando gli italiani.
Dici che io non posso sapere queste cose, che in economia sono un ignorante, che non c'ero, che gli assenti hanno sempre torto, che sono solo malelingue, dicerie ?
Come dice il proverbio, caro Matteo, a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

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